âComunicazione INPS: pensione anticipata per alcune categorie di lavoratori, scopri se rientri tra i beneficiari!â
Hai mai pensato che il tuo lavoro possa permetterti di andare in pensione prima degli altri? Nel 2026 potrebbe essere possibile, ma solo per chi svolge determinate attivitĂ lavorativa. Una recente comunicazione dellâINPS ha riacceso lâattenzione su una misura dedicata ad una determinata sezione di lavoratori.
Non si tratta di unâopportunitĂ per tutti, ma di un percorso riservato a una platea ben precisa di lavoratori, per i quali il tempo e le condizioni fanno davvero la differenza.
Il messaggio n. 801 del 5 marzo 2025 dellâINPS fornisce istruzioni dettagliate per la presentazione delle domande relative al riconoscimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti. In particolare, vengono chiarite le modalitĂ attraverso cui i lavoratori interessati devono inviare la propria richiesta, indicando i documenti necessari, tra cui il modulo âAP45â. Inoltre, viene sottolineata lâimportanza di fornire prove adeguate che attestino lo svolgimento di tale attivitĂ lavorativa, per evitare ritardi o rigetti della domanda.
Un altro punto fondamentale riguarda lâampia categoria di lavoratori che possono accedere a questo beneficio. Non si limita solo a chi lavora in specifiche mansioni, ma si estende anche a coloro che, pur avendo versato contributi in gestioni speciali dei lavoratori autonomi, possono cumulare tali periodi per raggiungere i requisiti necessari. Inoltre, lâINPS avverte che eventuali ritardi nella presentazione della domanda comportano un differimento della decorrenza della pensione, con una ripercussione sui tempi di accesso al trattamento pensionistico
LâINPS, con il messaggio n. 801 del 5 marzo 2025, ha chiarito le modalitĂ di presentazione delle domande per il riconoscimento di lavori faticosi e pesanti. La domanda deve essere inviata telematicamente entro il 1° maggio 2025, con lâobiettivo di poter beneficiare del trattamento pensionistico anticipato.
Ă importante rispettare questa scadenza per evitare ritardi nella decorrenza della pensione. In caso di presentazione oltre il termine stabilito, lâINPS applicherĂ dei ritardi nella data di inizio della pensione. Nel dettaglio, i ritardi nella presentazione della domanda comporteranno i seguenti posticipi:
Ritardo fino a un mese: la pensione sarĂ posticipata di un mese.
Ritardo tra uno e tre mesi: la pensione sarĂ posticipata di due mesi.
Ritardo superiore ai tre mesi: la pensione sarĂ posticipata di tre mesi.
La domanda deve essere presentata telematicamente, accompagnata dalla documentazione necessaria. Una volta presentata, lâINPS effettuerĂ le verifiche necessarie e comunicherĂ lâesito. In caso di accertamento positivo, lâINPS indicherĂ la data di decorrenza del trattamento pensionistico. Se non ci sono sufficienti coperture finanziarie, la decorrenza verrĂ differita e sarĂ comunicata una nuova data. Per chi ha inviato la domanda entro il 1° maggio 2025 e perfeziona i requisiti nel 2026, lâINPS accoglierĂ la domanda con riserva, subordinata alla verifica finale dei requisiti entro il 31 dicembre 2026.
LâINPS ha delineato una serie di categorie di lavoratori che possono beneficiare del riconoscimento per lo svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti, al fine di ottenere il pensionamento anticipato. Tra i destinatari figurano i lavoratori impegnati in mansioni usuranti, come quelli addetti alla âlinea catenaâ o i conducenti di veicoli per il trasporto pubblico collettivo.
Inoltre, anche i lavoratori notturni a turni, che operano per almeno 78 giorni lavorativi allâanno o che prestano attivitĂ per lâintero anno, rientrano in questa categoria. Per questi lavoratori, le condizioni di accesso al beneficio variano a seconda che si tratti di dipendenti o autonomi, con requisiti specifici di anzianitĂ contributiva, etĂ anagrafica e quota minima.
In particolare, i lavoratori dipendenti devono avere almeno 35 anni di anzianitĂ contributiva, unâetĂ di almeno 61 anni e 7 mesi, e raggiungere la quota 97,6, mentre i lavoratori autonomi devono soddisfare requisiti leggermente superiori, con almeno 35 anni di contributi, unâetĂ minima di 62 anni e 7 mesi, e la quota 98,6.
Per i lavoratori notturni che svolgono tra 64 e 71 giorni di lavoro allâanno, i requisiti sono aumentati: per i dipendenti la quota è 99,6, mentre per gli autonomi è 100,6. Infine, per i lavoratori che lavorano tra 72 e 77 giorni allâanno, le soglie sono rispettivamente 98,6 e 99,6, a seconda che siano dipendenti o autonomi.
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