L’Assegno Unico è un sostegno economico fondamentale per tante famiglie italiane, ma attenzione alla data di pagamento e non solamente. Prendi bene nota.
Ogni mese l’attesa per il pagamento è sempre accompagnata da dubbi e novità. Anche ad aprile ci sono state alcune variazioni da tenere d’occhio, soprattutto legate ai recenti aggiornamenti in materia di ISEE. Non dobbiamo mai sottovalutare nulla. Cerchiamo di capire che cosa succederà e da quando.
Con l’introduzione di nuove regole sul calcolo del patrimonio, molti si chiedono se cambieranno anche gli importi ricevuti. Ma cosa si sa davvero, al momento, sul pagamento in arrivo e sugli eventuali aumenti?
La data da segnare sul calendario per il pagamento dell’Assegno Unico di aprile è stata lunedì 22 aprile 2025. Il motivo? Il giorno precedente, il 21 aprile, coincide con il Lunedì dell’Angelo (Pasquetta), che è considerato festivo, e quindi i pagamenti slittano automaticamente al primo giorno lavorativo utile. L’erogazione, come di consueto, riguarda chi riceve l’assegno in modo ordinario, senza recenti variazioni o aggiornamenti. Chi ha presentato da poco la domanda o ha modificato il proprio ISEE potrebbe dover aspettare qualche giorno in più per ricevere l’accredito.
L’importo verrà accreditato direttamente sul conto corrente o sul metodo di pagamento scelto in fase di domanda. Come sempre, è possibile controllare lo stato dei pagamenti accedendo al proprio profilo personale sul sito dell’INPS. L’istituto rilascia gli aggiornamenti qualche giorno prima dell’accredito, tramite il portale o apposita comunicazione. In alcuni casi, le tempistiche possono variare anche per problemi tecnici o ritardi nelle elaborazioni. Per ora non risultano variazioni ufficiali, ma chi ha aggiornato l’ISEE potrebbe notare una differenza nell’importo ricevuto, già dal pagamento di aprile.
Una novità importante riguarda i nuovi modelli ISEE introdotti ad aprile, che permettono di escludere fino a 50.000 euro di investimenti garantiti dallo Stato dal calcolo del patrimonio. Parliamo, ad esempio, di libretti postali, buoni fruttiferi o titoli di Stato, strumenti di risparmio molto comuni tra le famiglie italiane. Questo cambiamento ha un impatto concreto sull’importo dell’Assegno Unico, poiché un ISEE più basso significa maggiore sostegno economico.
Se prima il valore superava i 17.227,33 euro, si riceveva un importo ridotto; adesso, con l’ISEE ricalcolato, si può arrivare fino a 201 euro mensili per ogni figlio minore, il massimo previsto nel 2025. Questo vantaggio si applica in particolare a chi ha aggiornato l’ISEE dopo il 3 aprile, inserendo la nuova normativa nella DSU. Per molte famiglie, significa un aumento effettivo dell’assegno già dal mese di aprile. È consigliabile controllare l’attestazione ISEE per verificare che la modifica sia stata applicata correttamente.
In un periodo di continui rincari, avere accesso a un importo maggiore può davvero fare la differenza per l’equilibrio del bilancio familiare mensile. Un piccolo cambiamento burocratico che, nella pratica, può trasformarsi in un aiuto concreto per migliaia di genitori.
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