Scatta il taglio di 50 euro sulle pensioni, sarà applicato per 4 mesi a partire da giugno. Avrete la brutta sorpresa nel cedolino?
L’INPS è pronto a far scattare la decurtazione sulle pensioni. Un importo totale di 200 euro dilazionato in 4 mesi. Scopriamo chi riceverà meno soldi e perché. Giugno sarà un mese duro per alcuni pensionati. Dato che i trattamenti vanno in pagamento il primo giorno bancabile del mese ed essendo il 2 giugno festivo, bisognerà attendere il giorno 3 per le erogazioni. Vale sia per le Poste che per le banche. Attesa più lunga per chi ritira i soldi presso un Ufficio Postale a causa delle turnazione che sfavorisce coloro che hanno un cognome che inizia con una lettera dell’alfabeto diversa da A e B.
Oltre questo ritardo nei pagamenti a giugno ci sarà una brutta sorpresa per alcuni pensionati. Parliamo di un taglio di 50 euro sull’assegno. Può sembrare una cifra non rilevante ma su un assegno basso, invece, conta parecchio. Le spese mensili sono tante e soprattutto se si ha l’affitto o il mutuo da pagare i soldi sembrano non bastare mai. Quei 50 euro potrebbero rappresentare una spesa alimentare oppure la bolletta dell’acqua pagata ma bisognerà farne a meno non solo a giugno ma per quattro mesi.
La decurtazione dell’assegno nasce da un recupero di somme erogate nel 2022 senza che i destinatari ne avessero reale diritto. Siamo ai tempi della pandemia e il Governo ha introdotto diversi aiuti per le famiglie, i lavoratori e le imprese. Tra questi un contributo di 150 e 200 euro per chi soddisfaceva i limiti reddituali di 20 mila e 35 mila euro. L’INPS, ora, ha effettuato i dovuti controlli e individuato chi ha superato queste soglie ma ha ricevuto ugualmente i soldi extra.
Dopo tre anni gli interessati dovranno restituire l’importo percepito indebitamente – massimo 200 euro – e lo faranno con un taglio di 50 euro al mese per quattro mesi. L’INPS partirà con le decurtazioni dal mese di giugno. Se la restituzione non potrà avvenire per mezzo della trattenuta sull’assegno pensionistico a causa di importi insufficienti o altri motivi allora l’ente invierà al pensionato un avviso di pagamento tramite PagoPa.
La “bella” notizia è che il taglio non rappresenta una diminuzione strutturale della pensione. Significa che da ottobre si ricomincerà a ricevere l’importo spettante senza la riduzione dei 50 euro. L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha già notificato agli interessati la necessità di restituire le somme. Attenzione, quindi, alle comunicazioni digitali. Potreste esservi persi quella che informa del recupero delle somme percepite indebitamente nel 2022.
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