Nel mese di luglio 2025, molti pensionati italiani riceveranno una mensilità aggiuntiva: si tratta della quattordicesima: ecco a chi spetta.
A luglio arriva la quattordicesima anche per i pensionati. Si tratta di un bonus introdotto con l’obiettivo di sostenere economicamente i pensionati a basso reddito. La misura è gestita e corrisposta direttamente dall’INPS. Non va confusa con la tredicesima, che viene pagata a dicembre a tutti i pensionati, indipendentemente dal reddito. Questo bonus non è per tutti, ma solo per coloro che rispondono a determinati requisiti.
Sono tre e sono anagrafici, reddituali e contributivi. È molto capire quindi, non solo capire a chi spetta, ma anche come si calcola. In questo modo si evitano brutte sorprese, per evitare la restituzione della somma. Chi ha dubbi o necessita di una verifica dettagliata può affidarsi al proprio CAF o accedere direttamente al sito dell’INPS. La pensione ha bisogno di essere monitorata per garantire la piena tutela dei diritti.
Come abbiamo detto prima, per il 2025, i requisiti per accedere alla quattordicesima per i pensionati sono tre: anagrafici, reddituali e contributivi. Il pensionato deve aver compiuto almeno 64 anni entro il 31 dicembre 2025.
La quattordicesima è destinata esclusivamente ai pensionati con redditi bassi. È importante sottolineare che il reddito di riferimento è personale e non familiare, e sono esclusi dal calcolo alcuni trattamenti come, ad esempio, gli assegni familiari, indennità di accompagnamento, indennizzi per danni, redditi derivanti dalla prima casa e TFR.
Ne hanno diritto tutti coloro che hanno una pensione di vecchiaia o anticipata, titolari di pensione di invalidità ordinaria, di inabilità e reversibilità. Sono invece esclusi i titolari di prestazioni assistenziali, come l’assegno sociale, l’invalidità civile, l’APE Sociale e le pensioni di guerra.
La quattordicesima verrà accreditata automaticamente con la pensione di luglio 2025 a tutti i pensionati che soddisfano i requisiti anagrafici e reddituali entro il 30 giugno. Chi invece raggiunge l’età minima richiesta nel secondo semestre dell’anno, vale a dire dal 1° luglio in poi, riceverà la somma a dicembre 2025, in proporzione ai mesi in cui si sono rispettati i criteri.
L’importo, in ogni caso, della quattordicesima non è uguale per tutti. Varia in base alla fascia di reddito e all’anzianità contributiva. L’INPS può effettuare verifiche sui redditi dichiarati, incrociando i dati con l’Anagrafe Tributaria. Se in seguito al controllo emerge che il pensionato ha superato i limiti di reddito previsti per legge, l’importo della quattordicesima può essere richiesto indietro. Per questo motivo è fondamentale dichiarare correttamente tutti i redditi percepiti.
I pensionati possono verificare il diritto alla quattordicesima attraverso diverse modalità: accedendo al portale INPS con SPID, CIE o CNS, nella sezione “Consulente Digitale delle Pensioni”. O anche rivolgendosi a un patronato o CAF, che possono fornire assistenza gratuita per controllare la propria situazione contributiva e reddituale.
Insomma, se ne vuoi sapere di più è molto importante consultare un CAF che sappia rispondere a tutte le tue domande. È molto importante, in ogni caso, consultare una persona esperta.
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