C’è la possibilità di dire addio alle cartelle esattoriali e di vedere il debito cancellato. Ecco chi potrà presto gioire.
Sta per partire una nuova sanatoria fiscale che renderà felici molti debitori. Significa poter evitare di pagare la cartella esattoriale risparmiando soldi e tornando a dormire sonni tranquilli. Quando si riceve una cartella esattoriale parte l’incubo per il contribuente. Questo documento inviato dall’Agenzia delle Entrate è noto per sollecitare pagamenti di determinati importi, a volte migliaia di euro. Se si è in debito bisogna regolarizzare il prima possibile la propria posizione per evitare di arrivare a conseguenze più gravi rispetto l’arrivo di una cartella esattoriale come il pignoramento dei beni.
Non disponendo di tutte la somma da corrispondere si potrà chiedere la rateizzazione del debito in modo tale da dilazionare i pagamenti. I più fortunati, invece, possono approfittare di un’eventuale rottamazione o stralcio delle cartelle. Periodicamente il Governo concede delle sanatorie come la Definizione Agevolata del 2023. Questa oltre a prevedere lo stralcio delle cartelle sotto i 1.000 euro ha permesso di ridurre l’importo da pagare togliendo sanzioni e interessi. Ora i cittadini attendono un nuovo aiuto, quando arriverà?
Il prossimo aiuto previsto a partire dal 1° gennaio 2026 riguarda il discarico dei debiti inesigibili. Nel magazzino dell’Agenzia delle Entrate ci sono più di 1.272 miliardi di euro in cartelle mai aperte. Ben 537 miliardi sono contenuti in cartelle classificate come irrecuperabili perché il destinatario è morto, non più rintracciabile oppure nullatenente e quindi incapace di saldare il debito.
Il piano del Governo è quello di attivare un condono tombale riguardante queste cartelle inesigibili. Significherebbe cancellare definitivamente le posizioni debitorie che sono certamente perse. Nello specifico questo condono riguarderebbe le cartelle dal 2000 al 2010. In questo modo tutta l’attenzione si potrebbe rivolgere sui debiti ancora riscuotibili. Non c’è una data in cui il piano verrà messo in atto.
Al momento, però, è in previsione un altro aiuto. Parliamo del Discarico automatico o anticipato delle cartelle affidate all’Agenzia delle Entrate-Riscossione in seguito all’accertamento del fallimento del debitore, dell’assenza di beni del debitore o della mancanza di nuovi beni rispetto a quelli precedentemente già confiscati a copertura parziale del debito. Il discarico potrà avvenire anche prima dei 5 anni previsti dalla normativa a condizione che il debito risulti inesigibile.
L’articolo di riferimento è il numero 211 del Testo Unico della Riscossione e la decorrenza del discarico è fissata per il 1° gennaio 2026. Infine, gli stessi creditori avranno la possibilità di chiedere al Fisco la riconsegna anticipata dei carichi iscritti a ruolo trascorsi 24 mesi dalla presa in carico per crediti affidati all’AdE prima dell’8 agosto 2024 e tra i 24esimo e il 30esimo mese dopo la presa in carico per crediti affidati dopo l’8 agosto 2024.
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