Il nuovo Codice della Strada è super rigido e ha introdotto una novità che nessuno si sarebbe aspettato: le Forze dell’Ordine ora possono controllarci anche le chat su WhatsApp.
Il nuovo Codice della Strada in vigore da qualche mese ha il chiaro scopo di prevenire il più possibile incidenti e sinistri mortali i quali, negli ultimi anni, sono aumentati in misura importante. E uno dei motivi per i quali gli incidenti sono aumentati è anche l’utilizzo del cellulare alla guida.
Se un tempo le Forze dell’Ordine dovevano assicurarsi che il guidatore non avesse assunto droghe o alcool in quantità superiore a quella consentita, oggi il nemico numero uno della sicurezza stradale sembra essere diventato il nostro fedele compagno di vita: il nostro smartphone.
Per lavoro ma non solo per quello sempre più persone lo utilizzano mentre guidano. E non importa se non si sta direttamente attaccati con l’orecchio al telefono perché anche una chiamata in vivavoce può comunque distrarre e quando si guida un attimo di distrazione è tutto. Per questa ragione il Codice della Strada del Ministro Matteo Salvini è decisamente rigido. Ma è stato introdotto un punto che nessuno di noi si sarebbe aspettato: gli agenti di Polizia potranno controllare anche le nostre chat su WhatsApp.
Brutti tempi per gli automobilisti. Premesso che rispettare le regole non è solo un dovere ma anche una questione di buon senso, tuttavia pare un po’ troppo che le Forze dell’Ordine possano addirittura controllare le nostre chat su WhatsApp. Invece è proprio così. Scopriamo perché il Ministero ha ritenuto opportuno farlo.
Immaginate di essere fermati dalla Polizia urbana mentre state partendo per il mare. Viene spontaneo fornire subito patente e libretto e, nel caso, aprire il bagagliaio se viene richiesto. Ma mai e poi mai ci verrebbe in mente che qualcuno possa chiederci di consegnare il nostro cellulare per controllare le nostre chat su WhatsApp. Sicurezza stradale o no ma qui ne va della nostra privacy.
E poi: che cosa c’entra WhatsApp con la sicurezza stradale? C’entra eccome. Infatti esistono chat di automobilisti che si scambiano consigli su come evitare i controlli o per evitare autovelox, suggerimenti su quali percorsi fare per evitare d’incontrare le Forze dell’Ordine. Solo che, spesso, si tratta di percorsi meno lineari e meno sicuri specialmente se vengono percorsi da un’auto con il bagagliaio pieno.
Dunque anche in questo caso i controlli della Polizia o dei Carabinieri sono più che giustificati anche perché, sicuramente, non hanno tempo da perdere a controllare tutte le chat private di tutti gli automobilisti che fermano. Ci si può sottrarre alla richiesta di consegnare il cellulare? Assolutamente no: in questo caso si rischiano conseguenze legali.
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