Un gesto apparentemente innocuo come lavare la propria auto può trasformarsi in una violazione ambientale: ecco cosa dice la legge.
Lavare la propria auto nel cortile di casa, magari nel weekend, può sembrare un’operazione del tutto innocua, quasi un rito per molti appassionati di motori e per chiunque abbia cura del proprio veicolo. Ma anche un modo per risparmiare, rilassarsi e mantenere la macchina sempre in ordine. Eppure, quello che sembra un semplice gesto quotidiano rischia di far scattare sanzioni salate e spiacevoli guai legali.

Sì, perché non tutti sanno che per lavare l’auto in strada, o anche nel cortile di casa, occorre rispettare precise normative che, se violate, possono costare caro. La legge parla chiaro: chi non si attiene alle regole rischia multe da 100 a 422 euro. E non si tratta solo di burocrazia fine a sé stessa: il divieto affonda le sue radici in ragioni ambientali e di sicurezza stradale.
Il lavaggio dell’auto “fai-da-te”: quando è un reato e perché
Secondo quanto stabilito dall’articolo 15 del Codice della Strada e dal Decreto Legislativo 152 del 2006 in materia ambientale, il lavaggio dei veicoli su suolo pubblico è tassativamente vietato. Le acque reflue prodotte, infatti, sono considerate potenzialmente inquinanti: contengono detriti, oli, detergenti chimici e altre sostanze dannose che possono finire nelle fognature, nei fossi o direttamente nel suolo, contaminando l’ambiente.

Non solo: queste acque rendono il terreno scivoloso e pericoloso per pedoni e veicoli, motivo per cui è proibito bagnare la carreggiata. Inoltre, utilizzare acqua pubblica – come quella delle fontanelle o di rubinetti condominiali – può configurarsi addirittura come furto, aggravando ulteriormente la posizione di chi lo fa.
Anche lavare l’auto nel proprio cortile, benché formalmente lecito, può dare adito a problematiche di vario tipo. La legge, infatti, impone che le acque reflue non finiscano sul suolo pubblico o nell’ambiente. Devono essere convogliate nella rete fognaria e, possibilmente, trattate attraverso filtri o sistemi di raccolta. In assenza delle dovute precauzioni, anche l’area privata può diventare teatro di un illecito amministrativo.
Come contenersi, dunque? La soluzione più sicura è affidarsi agli autolavaggi autorizzati, dove le normative ambientali vengono rigorosamente rispettate. In alternativa, si può optare per prodotti a secco o soluzioni ecologiche a basso impatto, che non richiedono l’uso di grandi quantità d’acqua e non generano scarichi inquinanti… Altrimenti il rischio di una “stangata” è sempre dietro l’angolo. Automobilista avvisato…