Non tutti sanno che se hai questo sintomo potresti avere questa malattia in particolare. Andiamo a vedere insieme di cosa si tratta.
Spesso e volentieri ti potresti sentire più stanca del solito e neanche una bella dormita riesce a farti sentire meglio. Questo sintomo si chiama fatigue, che spesso e volentieri è molto complesso e invalidante.

In poche parole, la fatigue non è altro che una sensazione di stanchezza profonda, che non migliora con il riposo e che può interferire significativamente con le attività quotidiane e la qualità della vita. Potrebbe anche includere anche diversi sintomi cognitivi ed emotivi, come, ad esempio, la difficoltà di concentrazione, la memoria compromessa e una sensazione di esaurimento mentale. La fatigue, inoltre, può ridurre la capacità di lavorare, di prendersi cura di sé e dei propri cari. Inoltre, può compromettere il coinvolgimento in attività sociali e ricreative.
Non tutti sanno che se hai questo sintomo potresti soffrire di questa malattia rara. Ovviamente, ne dovresti parlare prima con il medico di base pere conoscere meglio questo sintomo e come fare per gestirlo.
Attenzione a questo sintomo: potresti soffrire di questa malattia
La fatigue può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana delle persone che ne soffrono. Molte potrebbero essere le cause, ma una in particolare dovreste tenere sotto controllo, ovvero Emoglobinuria Parossistica Notturna (EPN).

La ENP non è altro che una è una malattia rara e acquisita del sangue che colpisce i globuli rossi, causando la loro distruzione prematura, ossia emolisi. La malattia è caratterizzata da episodi di emoglobinuria – cioè la presenza di emoglobina nelle urine – che si verificano tipicamente durante la notte, quando l’acidità delle urine aumenta.
La fatigue è un sintomo comune nei pazienti con EPN per diversi motivi. La prima riguarda la distruzione prematura dei globuli rossi, che porta a una condizione di anemia. Ossia, la quantità di emoglobina nel sangue è insufficiente per trasportare ossigeno in modo adeguato ai tessuti del corpo. Questa carenza di ossigeno può provocare una sensazione di stanchezza persistente e debilitante.
Inoltre, nei pazienti con EPN, l’emolisi avviene in modo intermittente, portando a fluttuazioni nei livelli di emoglobina. La distruzione massiva di globuli rossi potrebbe anche aggravare l’anemia e contribuire, in questo modo, a un aumento della fatica. Il corpo, quindi, cerca di compensare la perdita dei globuli rossi producendo nuovi globuli. Ma questa risposta potrebbe risultare del tutto insufficiente, causando una persistente sensazione di stanchezza.
I pazienti con EPN possono anche avere altri sintomi come, ad esempio, il dolore, le difficoltà respiratorie o i disturbi del sonno. Questi non fanno altro che aggravare la sensazione di fatica e compromettere il riposo notturno, alimentando, così, il ciclo di stanchezza.
Ma come si cura la fatigue in questi pazienti che soffrono di ENP? Lo specialista, dopo aver tutte le analisi necessarie e dopo aver riscontrato questa malattia può decidere di intervenire dando dei farmaci immunosoppressori. Ma anche facendo delle trasfusioni di sangue.
La, quindi, non è altro che uno dei sintomi di chi soffre dell’ENP. Spesso è causata dall’anemia emolitica associata alla distruzione dei globuli rossi e all’infiammazione cronica. La gestione della malattia e dei suoi sintomi è molto importante per cercare di alleviare la fatica e migliorare, in questo modo, la qualità della vita dei pazienti.