A Pasquetta in tanti organizzeranno un barbecue con amici e parenti ma sarà la scelta giusta? Ecco i rischi che si corrono.
Mancano pochi giorni a Pasquetta, una festività molto sentita e divertente in cui di solito si sta con amici e parenti. C’è chi sceglie di andare al ristorante, chi a fare una scampagnata ma, la maggior parte delle persone, ha l’abitudine di organizzare un gustoso barbecue in questa giornata.

Carni, verdure, pesce: si griglia di tutto durante questa giornata. E se è vero che gli alimenti sul barbecue sono davvero saporiti, è importante anche conoscere i rischi che si potrebbero correre quando si cucinano così.
I rischi a cui stare attenti durante il barbecue di Pasquetta
A Pasquetta è prassi comune quella di organizzare un barbecue con amici e parenti. Si grigliano prevalentemente carni ma anche verdure e pesce. Questa attività è molto conviviale, perfetta da svolgere all’aria aperta delle belle giornate primaverili.

Tuttavia non è esente da rischi perché di per sé la cottura al barbecue nasconde delle insidie. Ad esempio, quando si grigliano gli alimenti ad alte temperature possono formarsi dei composti chimici, potenzialmente cancerogeni, come le ammine eterocicliche (HCA), che si formano quando le proteine della carne sono esposte ad alte temperature, e gli idrocarburi policiclici aromatici (PAH), che si formano quando il grasso e i succhi della carne gocciolano sul fuoco, producendo fumo che può aderire alla superficie della carne.
Come se non bastasse, quando si usa carbone o legna per il barbecue, da questi si possono trasferire residui chimici dannosi sugli alimenti. Infine, la carne che si cucina può contenere batteri patogeni come Salmonella, E. coli e Listeria. Insomma, non sono pochi i rischi che si potrebbero correre durante il barbecue di Pasqua, ma per fortuna si possono minimizzare.
Come ridurre i rischi durante il barbecue di Pasquetta
Durante il barbecue di Pasquetta si possono correre diversi rischi legati alle alte temperature a cui si cuoceranno gli alimenti, ai composti chimici sprigionati dalla legna o dal carbone per cucinare e dalla possibile contaminazione della carne.

Per questo, ci sono alcune modalità per ridurre questi rischi:
- Scegliere carne magra, che è meno soggetta alla formazione di PAH, poiché ha meno grasso che gocciolerà sul fuoco
- Procedere alla marinatura della carne prima di cuocerla: questa prassi riduce fino al 90% la formazione di HCA
- Cuocere a temperature basse riduce la formazione di composti nocivi
- Procedere alla pre-cottura della carne in forno o microonde, può ridurre il tempo di cottura ad alte temperature sul barbecue
- Utilizzare delle griglie per evitare il contatto diretto della carne con il fuoco
- Usare combustibili naturali, come legno e carbone senza additivi e sostanze chimiche
- Pulire i residui di grasso e il cibo bruciato sulla griglia dopo ogni utilizzo
Per evitare la contaminazione della carne cruda, lavarsi sempre le mani dopo averla maneggiata e separare utensili e piatti usati per quella cruda e per quella cotta. Durante il barbecue, non lasciarlo mai incustodito, specie se c’è vento che potrebbe alimentare le fiamme. Con questi piccoli accorgimenti sarà possibile fare delle belle grigliate conviviali minimizzando i rischi connessi.