Il Bonus caldaia ha subito alcune modifiche che hanno portato all’esclusione di alcuni modelli dell’agevolazione. Attenzione!
Pensare di poter approfittare di una detrazione e poi ritrovarsi a non poter recuperare parte della spesa, chi vorrebbe questo? Prima di procedere con l’acquisto della caldaia nuova, dunque, capite bene se l’apparecchio è ammesso al Bonus dedicato.

Il Governo ha attivato una lunga lista di Bonus per supportare famiglie e imprese. Ogni misura, però, ha delle regole di accesso precise e basta commettere un solo errore per essere esclusi dalle agevolazioni. Purtroppo commettere questi sbagli è semplice dato che i requisiti e le condizioni sono molte e, a volte, nemmeno troppo note. Il Superbonus è un esempio della grande fregatura in cui si potrebbe incorrere.
Sapete quante famiglie si sono ritrovate a dover pagare tutti gli interventi di ristrutturazione per un cavillo o una disattenzione? Vorreste essere tra quei cittadini che si lasciano scappare un’occasione di risparmio da sotto il naso per un errore evitabile? Sicuramente no, ecco perché dovete conoscere le modifiche applicate al Bonus caldaia che hanno portato all’esclusione della misura di una particolare tipologia di caldaia prima ammessa.
Modelli ammessi ed esclusi dal Bonus caldaia
Dal 1° gennaio 2025 non si può più approfittare del Bonus caldaia (Ecobonus o Bonus ristrutturazione) per le caldaie singole a condensazione alimentate da combustibili fossili. Il primo passo verso il divieto assoluto di produzione e commercializzazione di questi dispositivi che arriverà nel 2040.

Gli impianti ibridi che integrano una caldaia a condensazione con una pompa di calore gestite entrambe da un’unica centralina intelligente continueranno, invece, ad essere ammessi all’agevolazione fiscale. Parliamo di caldaie che combinano diverse fonti energetiche, di solito un combustibile fossile come il metano o il GPL e una fonte rinnovabile come l’energia fotovoltaica.
Acquistando un modello con sistema avanzato ci sarà anche la selezione automatica del generatore più efficiente a seconda delle condizioni ambientali e alle esigenze termiche. Un ulteriore modo per ridurre i consumi e risparmiare. L’investimento iniziale verrà recuperato nel tempo soprattutto approfittando del Bonus caldaia più adatto. Le caldaie ibride hanno un costo superiore rispetto le tradizionali caldaie a gas ma aumenteranno il valore della casa incidendo sulla classe energetica. Daranno modo, dunque, di iniziare l’adeguamento alle Direttive case green.
Escluse dalle agevolazioni, invece, le caldaie hybrid ready ossia dispositivi di riscaldamento progettati con predisposizione all’integrazione di altri sistemi energetici. Sono caldaie a condensazione che funzionano in autonomia con i combustibili fossili ma potrebbero essere abbinate successivamente ad una pompa di calore. Il Governo non ha trovato le risorse per inserire questi modelli nelle agevolazioni fiscali.