Libretto postale: in questo modo puoi escluderlo dall’Isee

Con l’arrivo dei nuovi modelli Isee ad aprile, è stata introdotta una possibilità importante per molti risparmiatori. Scopriamola insieme.

Se hai qualche soldino in più potrebbe essere arrivato il momento per capire come puoi evitare di dichiararlo per non fare in modo che incida sul calcolo dell’ISEE. Questo infatti, se troppo alto potrebbe crearti problemi con vari bonus che ti possono aspettare.

fogli di conteggi, monete calcolatrice, penna scritta
Libretto postale: in questo modo puoi escluderlo dall’Isee – vegmotors.it

Una novità che può fare la differenza per l’accesso a prestazioni sociali e agevolazioni. Tuttavia, non mancano i dubbi su come applicare correttamente questa opportunità.

Isee 2025: come funziona l’esclusione degli investimenti fino a 50.000 euro

Con l’aggiornamento dei modelli Isee introdotto ad aprile 2025, è entrata in vigore una misura che consente di alleggerire il patrimonio dichiarato, offrendo un vantaggio concreto a chi possiede determinati tipi di risparmio. Si tratta della possibilità di escludere fino a 50.000 euro di investimenti a garanzia statale dal calcolo dell’Isee, tra cui rientrano libretti postali, buoni fruttiferi e titoli di Stato.

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Isee 2025: come funziona l’esclusione degli investimenti fino a 50.000 euro-Vegmotors.it

La soglia dei 50.000 euro si riferisce all’intero nucleo familiare, e non al singolo individuo. Quindi, se la somma complessiva di questi strumenti non supera tale importo, non è necessario inserirli nella DSU. Se invece il valore totale è superiore, si potrà comunque beneficiare della detrazione fino al limite previsto, scegliendo a discrezione quali rapporti mobiliari “pulire” dal calcolo.

È importante sapere che la detrazione può essere usata una sola volta per nucleo familiare. In altre parole, se il dichiarante utilizza l’intera quota per escludere i propri strumenti finanziari, gli altri componenti del nucleo non potranno usufruirne. Ad esempio, se un membro della famiglia sottrae 45.000 euro tra libretto postale e buoni fruttiferi, agli altri resteranno solo 5.000 euro da escludere.

Questa nuova opzione può fare la differenza per ottenere un Isee più basso, utile per accedere a bonus, agevolazioni e tariffe sociali. Tuttavia, va gestita con attenzione, per evitare errori o omissioni che potrebbero compromettere l’intero beneficio.

Quando si tratta di escludere un libretto postale dal calcolo Isee, uno dei dubbi più comuni riguarda quale valore considerare per applicare la detrazione: il saldo al 31 dicembre di due anni prima oppure la giacenza media annua? La normativa prevede una certa flessibilità, permettendo di scegliere il valore che meglio rappresenta la situazione patrimoniale del nucleo familiare.

In linea generale, la scelta dipende da quale dei due valori risulta più alto. Se il saldo del libretto a fine anno è superiore alla giacenza media, si utilizza quest’ultimo per applicare la detrazione. Al contrario, se è la giacenza media a risultare più elevata rispetto al saldo di fine anno, si procederà con quest’ultima cifra. Questa distinzione permette di tener conto delle oscillazioni di liquidità che possono verificarsi nel corso dell’anno, evitando di applicare valori che potrebbero non riflettere la reale situazione economica.

Inoltre, se entrambi i valori (saldo e giacenza media) superano i 50.000 euro, la detrazione deve essere applicata a entrambi i valori, riducendo così l’importo da considerare ai fini del calcolo dell’Isee. Questo approccio consente di avere una valutazione più accurata, evitando che le fluttuazioni temporanee o i picchi di liquidità possano falsare l’effettivo patrimonio del nucleo familiare.

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