Tumore alla prostata, la diagnosi precoce può salvarti: oggi basta un semplicissimo esame

La diagnosi precoce può salvare: con un semplice esame si può scongiurare il rischio di tumore alla prostata.

Tutti sappiamo quanto sia più importante prevenire che curare e quando si parla di tumore, la tempestività fa davvero la differenza. Quindi, sottoporsi a dei check up regolari, può aiutare a scongiurare il rischio di malattie importanti, come appunto il tumore, che è mortale.

Uomo con mani giunte e di fronte a lui dottore compila modulo
Tumore alla prostata, la diagnosi precoce può salvarti: oggi basta un semplicissimo esame – vegmotors.it

Fra questi, uno di quelli che ha più incidenza per l’uomo è il tumore alla prostata ma ciò che è emerso dagli ultimi studi è davvero positivo: una diagnosi precoce può salvare la vita e basta un semplicissimo esame per ottenerla.

Tumore alla prostata: l’esame a cui sottoporsi per la diagnosi precoce

Sulla rivista Cancer Research è stato pubblicato uno studio condotto dal Karolinska Institutet svedese in cui è emerso come combinando Intelligenza Artificiale e analisi genetica, siano state identificate nuove spie del tumore alla prostata.

Mano con guanto bianco in laboratorio tiene campione di urina
Tumore alla prostata: l’esame a cui sottoporsi per la diagnosi precoce – vegmotors.it

A quanto pare, con un semplice esame delle urine, indolore, non invasivo ed eseguibile anche a casa, si può diagnosticare precocemente il cancro della prostata con elevatissima precisione, addirittura maggiore del test del sangue attualmente utilizzato. Quindi sarà più facile così individuare il tumore già nelle fasi iniziali, migliorando l’esito delle cure per quella che è una delle cause di morte più comuni per gli uomini.

È stata analizzata l’attività dei geni in migliaia di cellule provenienti da tumori alla prostata: così i ricercatori, coordinati da Mikael Benson, sono riusciti a realizzare dei modelli digitali di questo tumore, che sono stati poi studiati con algoritmi di IA per individuare proteine utilizzabili come biomarcatori. Le firme molecolari trovate sono state poi cercate in campioni prelevati dai tumori, nel sangue e nelle urine di quasi 2mila pazienti.

Alcuni dei biomarcatori presenti nelle urine si sono rivelati i più affidabili nel rivelare la presenza del cancro e la sua gravità. Secondo Benson misurare i biomarcatori nelle urine permette di diagnosticare in modo precoce questo tumore ottenendo prognosi migliori. Ciò è utile anche per ridurre il numero di biopsie alla prostata non necessarie negli uomini sani.

Il cancro alla prostata è una delle principali cause di morte maschile nel mondo e fino ad ora uno dei limiti era proprio quello di ottenere una diagnosi precoce dato che non c’erano strumenti di screening efficaci per identificare il tumore agli esordi. Questo nuovo test delle urine è una svolta poiché consente la diagnosi precoce del tumore alla prostata, e può effettivamente migliorare significativamente le possibilità di cura e di sopravvivenza.

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