Addio alle spugne per lavare i piatti, nessuno le usa più: tutti hanno fatto questa scelta più ecologica e sicura

In molti stanno dicendo addio alle classiche spugne per lavare i piatti. Ecco in che modo si sostituiranno.

Con il passare del tempo si sta più attenti al nostro Pianeta e di conseguenza anche le nostre abitudini stanno cambiando. Anche e soprattutto in cucina. Un esempio su tutti è il modo in cui si lavano i piatti.

spugne con il sapone sopra e una ragazza cha di no
Addio alle spugne per lavare i piatti, nessuno le usa più: tutti hanno fatto questa scelta più ecologica e sicura – vegmotors.it

Infatti, fino a poco tempo fa, la spugna da cucina era considerata uno strumento indispensabile, presente in ogni casa. Oggi, invece, però, molti stanno dicendo addio alle spugne sintetiche e abbracciando una soluzione più ecologica. La maggior parte delle spugne in commercio è realizzata con materiali sintetici, non sono riciclabili né compostabili e, una volta smaltite, impiegano centinaia di anni per degradarsi.

Durante il loro utilizzo, inoltre, si sfaldano lentamente, rilasciando microplastiche invisibili che finiscono negli scarichi. Inoltre, trattengono molta umidità e residui di cibo, diventando un terreno fertile per batteri e muffe. Per questo motivo, si consiglia di cambiarle frequentemente, spesso ogni 2 o 3 settimane, aumentando però la quantità di rifiuti prodotti.

La classica spugna per lavare i piatti non si usa più: ecco in che modo si sostituisce

Molte persone, quindi, cercano altre soluzioni più ecologiche: una di queste è rappresentata dalle spazzole per piatti in bambù. Questi strumenti, oltre ad essere più eleganti e naturali, presentano una serie di vantaggi ecologici e pratici.

spazzola setole con bambù e una ragazza che fa ok
La classica spugna per lavare i piatti non si usa più: ecco in che modo si sostituisce – vegmotors.it

Basti pensare che Il bambù è una pianta con una crescita rapida che non necessita di pesticidi o fertilizzanti. È estremamente resistente, biodegradabile e rinnovabile, il che lo rende uno dei materiali più sostenibili disponibili. Le spazzole in bambù sono generalmente dotate di setole naturali, come quelle ricavate dall’agave o fibra di cocco. Questi materiali sono robusti, resistenti al calore e all’umidità e non rilasciano microplastiche durante l’uso.

Ha anche un altro vantaggio, da non sottovalutare: infatti, dura molto di più, in quanto, a differenza delle spugne una buona spazzola in bambù può durare anche diversi mesi. Molti modelli hanno testine intercambiabili, che permettono di sostituire solo la parte consumata, evitando sprechi inutili.

Oltre a migliorare l’igiene, le setole naturali sono ottime per rimuovere lo sporco ostinato senza graffiare le superfici, anche le pentole antiaderenti. Sebbene il costo iniziale sia leggermente superiore, la maggiore durata e la possibilità di cambiare solo la testina rendono le spazzole un investimento alla fine economico. infine, la testina in legno e setole naturali può essere compostata, riducendo drasticamente l’impatto ambientale.

Si trovano facilmente nei negozi bio; nei mercatini artigianali o in fiere dedicate al vivere sostenibile; anche nei vari alcuni supermercati e catene, che iniziano a includerle tra i prodotti per la casa. È importante, in ogni caso, seguire alcune accortezze per farle durare di più: sciacquarle bene dopo ogni uso; farle asciugare in verticale o su un supporto; ogni tanto, igienizzarle con aceto bianco o bicarbonato.

Scegliere una spazzola in bambù al posto della classica spugna può sembrare una piccola cosa. MA alla fine non così tanto. Grazie a queste scelte si può ridurre l’impatto ambientale. Lavare i piatti in modo più sostenibile contribuisce a costruire un nuovo modo di vivere, più rispettoso e consapevole.

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