In molti credono che per andare in pensione di vecchiaia servano obbligatoriamente 20 anni di contributi, ma non è sempre così.
Esistono infatti deroghe poco conosciute che permettono l’accesso alla pensione anche con soli 15 anni di contributi. Una di queste è la terza deroga Amato, che tutela in particolare chi ha avuto una carriera lavorativa discontinua o ha affrontato lunghi periodi di disoccupazione. Se pensi di non avere i requisiti per andare in pensione, potresti invece scoprire di averne diritto.

Vediamo nel dettaglio cosa prevede questa eccezione e a chi si applica.
Chi può accedere con soli 15 anni: la deroga per lavoratori discontinui
La terza deroga Amato è una misura rivolta ai lavoratori del settore privato che hanno versato almeno 15 anni di contributi da lavoro dipendente. Il primo requisito fondamentale è proprio questo: i contributi devono derivare da attività subordinata, quindi niente lavoro autonomo o versamenti volontari.
Il secondo requisito è che almeno 10 anni tra questi 15 siano stati maturati in modo discontinuo, ovvero non con contribuzione piena per tutto l’anno. Questo succede spesso in caso di lavori stagionali, contratti a termine o periodi alternati di occupazione e disoccupazione.

Il terzo requisito riguarda l’anzianità assicurativa: il primo contributo deve essere stato versato almeno 25 anni fa, indipendentemente dalla continuità lavorativa. Se rispetti tutte queste condizioni, potrai accedere alla pensione di vecchiaia a 67 anni anche se non hai raggiunto i canonici 20 anni di versamenti. Un’opportunità importante per chi ha avuto un percorso lavorativo irregolare ma lungo nel tempo.
Inoltre, la deroga non richiede il possesso di particolari requisiti economici o patrimoniali: è sufficiente rispettare le condizioni contributive e di anzianità assicurativa. È consigliabile controllare attentamente la propria posizione contributiva tramite il fascicolo previdenziale INPS. In caso di dubbi, rivolgersi a un patronato può facilitare l’accesso a questa importante opportunità.
Un’opportunità da non sottovalutare: verifica la tua posizione
Questa deroga è particolarmente utile per chi ha lavorato a singhiozzo, magari per necessità familiari, crisi aziendali o difficoltà nel trovare impiego stabile. Sono soprattutto le donne, i lavoratori over 50 e chi ha avuto periodi di disoccupazione prolungata a trovarsi in queste condizioni. Spesso però queste persone non sanno di poter accedere alla pensione perché si fermano al requisito “standard” dei 20 anni. Invece, con la giusta consulenza e una verifica presso l’INPS o un patronato, è possibile scoprire se si rientra nei criteri della deroga Amato.
Attenzione però: non si tratta di una pensione anticipata, ma di vecchiaia. Quindi l’età di accesso resta quella prevista per tutti, cioè 67 anni. In compenso, questa strada può essere l’unica percorribile per chi non ha avuto una carriera continuativa. Informarsi oggi può fare la differenza per pianificare il proprio futuro previdenziale in modo più sereno e consapevole.
Inoltre, è importante sapere che chi ha maturato contributi esteri in Paesi con accordi bilaterali con l’Italia può cumularli per raggiungere i requisiti minimi. Anche chi ha avuto lavori saltuari o ha versato contributi in più gestioni può beneficiare del cumulo gratuito, purché rientri nei parametri della deroga. Per questo è fondamentale effettuare una ricostruzione contributiva dettagliata, così da non perdere un diritto prezioso che potrebbe cambiare radicalmente la propria pianificazione previdenziale.