Per aumentare l’assegno mensile della pensione bisogna conoscere un metodo che permette di continuare ad accumulare contributi.
Si chiama pensione supplementare e permette di avere un’entrata mensile più alta. La strategia è continuare a versare contributi in modo tale che l’INPS possa trasformarli in somme aggiuntive sull’assegno. Quando la pensione non è sufficiente per vivere dignitosamente e godersi sul serio il meritato riposo bisogna fare un piccolo sacrificio per alcuni anni in modo tale da aumentare l’importo sull’assegno. Tante persone usano la pensione supplementare per ottenere più soldi e si prevede che in un prossimo futuro tale metodo sarà scelto da un numero sempre crescente di lavoratori.

Il sistema di calcolo contributivo, infatti, prevede un gap tra stipendio e assegno pensionistico rilevante. Una differenza di centinaia di euro che per chi percepisce una retribuzione medio-bassa significa un peggioramento della qualità della vita. Serve una carriera lunga e continuativa per sperare in una pensione soddisfacente ma, alcune volte, neanche questo può bastare. Chi si trova in difficoltà o comunque ha piacere nel continuare a svolgere un’attività lavorativa può sfruttare la pensione supplementare. Significa andare in pensione ma senza lasciare il mondo del lavoro in modo tale da continuare ad accumulare contributi.
Come funziona la pensione supplementare
Una volta raggiunti i requisiti di pensionamento si può andare in pensione ma scegliere di continuare a lavorare e maturare contributi che poi l’INPS tramuterà in somme aggiuntive sull’assegno mensile. Possono procedere in questo modo coloro che non hanno ancora ceduto o chiuso l’attività da lavoro autonomo pur avendo compiuto 67 anni di età e versato 20 anni di contributi (pensione di vecchiaia).

Per ottenere la pensione bisogna farne domanda all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Se la richiesta dovesse essere accolta si otterrà una prestazione determinata dai versamenti dei contributi che il richiedente ha accumulato come diritto alla pensione. A questi potranno essere aggiunti altri contributi continuando a svolgere l’attività lavorativa. Ci sono, però, delle condizioni. Alcune misure di pensionamento non permettono di continuare a lavorare. Parliamo delle Quote e dell’APE Sociale. Qui vige il divieto di cumulo tra redditi da pensione redditi da lavoro.
Ogni altra forma pensionistica, invece, permette di lavorare in pensione ricevendo contributi e chiedendo, così, il ricalcolo della pensione per prendere il supplemento. La domanda è necessaria, l’INPS non effettuerà d’ufficio il conteggio con i nuovi contributi. L’interessato dovrà informarsi sulle regole che disciplinano la pensione supplementare e una volta accumulata altra contribuzione presentare apposita richiesta all’ente della previdenza sociale.