Il tonno in scatola ci salva sempre quando non sappiamo cosa cucinare. Ma non è tutto uguale quello che trovi al supermercato: ecco la classifica di Altroconsumo.
Il tonno in scatola ci salva sempre quando non sappiamo cosa cucinare: basta aprire la scatoletta e lo possiamo impiegare in tantissime ricette. Dalla pasta, alle insalate passando per preparazioni più elaborate come per esempio polpette o muffin.

Al supermercato ci sono tantissime marche di tonno in scatola, e spesso scegliamo quello che costa di meno. Ma non è questo il fattore che dovremmo considerare. Altroconsumo ci facilita la scelta in quanto, grazie a dei test, ha stilato una classifica di quello migliore.
La classifica di Altroconsumo: è questo il miglior tonno in scatola
Altroconsumo, associazione italiana per la tutela dei consumatori, ha recentemente condotto un‘analisi su 19 marchi di tonno in scatola stilando una classifica di questi prodotti. L’indagine è stata effettuata per verificare la sicurezza del consumo di questo alimento e le sue proprietà organolettiche.

Una serie di confezioni di tonno pinna gialla o tonnetto striato, sono state analizzate in laboratorio. I parametri presi in considerazione sono stati:
- freschezza del prodotto
- olio utilizzato
- metalli presenti (come il mercurio)
- peso
- quantità di sale
- contenuto in acqua
- qualità della specie
Analizzando tutti questi parametri, è emerso che il miglior tonno in scatola è “Rio Mare pescato a canna” con un punteggio di 74/100 e un prezzo medio di 6,13 euro a confezione (4 scatolette). A seguire c’è “Angelo Parodi trancio in olio di oliva”, con un punteggio di 73/100 e un prezzo medio di 5,27 euro (2 scatolette di 90g).
Al terzo posto “As Do Mar trancio intero in olio di oliva” che ha totalizzato 72/100 e il suo costo è di 4,93 euro (3 lattine). Le ultime posizioni sono occupate da “Mare Blu” con 55/100 e “Nive – Lidl” con lo stesso punteggio di 55/100. Per tutti i consumatori, comunque, potrebbero essere utili questi consigli all’acquisto:
- Leggere bene l’etichetta: evitando di acquistare prodotti con diciture poco specifiche sulla qualità del tonno e il cui prezzo è troppo basso. La specie di qualità abbastanza elevata è quella pinna gialla. L’alalunga è di alta qualità mentre il tonno striato è la specie più comune e spesso più economica.
- Valutare gli ingredienti: devono essere pochi e comprendere tonno, appunto, liquido di conservazione (olio extravergine d’oliva è migliore rispetto all’olio vegetale che è di qualità inferiore ed economica) e sale (se presente). Non dovrebbero esserci additivi o aromi artificiali, e neppure troppo sale.
- Metodo di lavorazione: i filetti sono i tagli più pregiati, compatti e con poche scaglie; i tranci sono pezzi più grandi e irregolari, comunque di buona qualità. Infine, il “tonno a pezzi” o “tonno sminuzzato”, contiene frammenti più piccoli e può avere una consistenza meno omogenea, ed è la scelta più economica.
- Sostenibilità: controllare la zona di pesca e anche i metodi utilizzati per effettuarla.