Sembra assurdo ma vivere vicino a questi giardini aumenta il rischio di Parkinson

È stata rilevata una correlazione fra il rischio di Parkinson e il vivere vicino a questi giardini: ecco di quali posti si tratta.

Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce sempre più persone e che comporta un declino dei neuroni che producono dopamina, una sostanza chimica che aiuta a controllare i movimenti. I sintomi principali con cui si manifesta questa malattia sono: tremori, rigidità, rallentamento dei movimenti, difficoltà di rimanere in equilibrio.

mani giovani che tengono un'altra mano
Sembra assurdo ma vivere vicino a questi giardini aumenta il rischio di Parkinson – vegmotors.it

È, quindi, una malattia che diventa sempre più invalidante e che peggiora in modo significativo la qualità della vita, visti i tanti problemi di movimento e le difficoltà a comunicare che riscontreranno i pazienti. Fra le cause del Parkinson, oltre a fattori genetici, ci sono anche quelli ambientali. Infatti, anche se potrebbe sembrare assurdo, pare che ci sia una connessione fra il rischio di Parkinson e il vivere vicino a questi giardini.

Il rischio di Parkinson è più alto se vivi vicino questi giardini

Un recente studio ha evidenziato una possibile correlazione tra l’esposizione ai pesticidi utilizzati nei campi da golf e un aumentato rischio di sviluppare il morbo di Parkinson. Dunque, vivere vicino a queste aree verdi non è così salutare come si immagina.

campo da golf con mazza e pallina
Il rischio di Parkinson è più alto se vivi vicino questi giardini – vegmotors.it

Lo studio è stato effettuato analizzando i dati sanitari di decine di migliaia di residenti nel Midwest degli Stati Uniti ed è emerso che, chi vive nei pressi di un campo da golf, è significativamente più esposto a fattori ambientali potenzialmente neurotossici. Sono stati esaminati, in particolare, i dati sanitari provenienti da 27 contee in Wisconsin e Minnesota e i risultati hanno sottolineato come le persone che vivono entro un miglio (1,6 km) da un campo da golf hanno mostrato un rischio del 126% più elevato di sviluppare il morbo di Parkinson rispetto a chi risiede oltre le sei miglia (circa 10 km) di distanza.

La correlazione è rimasta significativa anche dopo aver integrato variabili come età, sesso, situazione socio economica, abitudini (fumo), fattori legati all’ambiente domestico (fonte d’acqua potabile). Anche se sembra assurdo, in realtà la correlazione trova riscontro nel fatto che nei campi da golf viene fatto un uso intensivo di pesticidi ed erbicidi.

Questi “giardini” sono ben curati ma a che prezzo? Per esserlo, infatti, richiedono grandi quantità di prodotti chimici ed è per questo che erba e paesaggio si mantengono in condizioni ottimali. Secondo lo studio, queste sostanze, tra cui composti come il paraquat e il maneb, già implicati in precedenti ricerche sul Parkinson, potrebbero disperdersi nell’aria, nel suolo e nelle falde acquifere. Quindi, questa patologia neurologica non trova cause solo nella genetica ma anche appunto nell’ambiente.

E dato che è una malattia con una rapida crescita in tutto il mondo, occorre proprio studiare seriamente il ruolo delle esposizioni ambientali nello sviluppo del Parkinson, in modo da poter eventualmente adottare delle misure preventive per ridurre l’esposizione a sostanze neurotossiche nella vita quotidiana.

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