Può capitare a chiunque: inviare il modello 730 precompilato con un clic e poi accorgersi troppo tardi di un errore. Come fare?
Un numero sbagliato, una voce mancante, o un dato inserito in modo errato possono creare non pochi problemi. Fortunatamente, l’Agenzia delle Entrate prevede delle soluzioni per chi ha già trasmesso la dichiarazione ma ha bisogno di correggerla.

In questa guida ti spieghiamo cosa fare passo dopo passo per sistemare un 730 già inviato, evitando sanzioni o ritardi nei rimborsi. Se ti accorgi di un errore nel tuo 730 precompilato dopo l’invio, l’Agenzia delle Entrate offre la possibilità di annullare la dichiarazione trasmessa e inviarne una nuova. Questa opzione è disponibile a partire dal 19 maggio 2025 e può essere effettuata una sola volta tramite l’applicazione web dell’Agenzia. È importante notare che l’annullamento deve avvenire entro il 20 giugno 2025, pena la validità della dichiarazione errata già inviata.
Annullamento del modello 730 precompilato: quando e come farlo
Per procedere con l’annullamento, accedi al sito dell’Agenzia delle Entrate con le tue credenziali SPID, CIE o CNS. Nella sezione dedicata alla dichiarazione precompilata, troverai l’opzione per “Richiedi annullamento 730”. Una volta completata la procedura, tutti i dati inseriti saranno cancellati e sarà disponibile una nuova dichiarazione precompilata.

Questo ti permette di ricominciare il processo in modo corretto e senza errori, evitando possibili sanzioni. Ricorda che l’annullamento è possibile solo se lo stato della ricevuta dell’invio risulta con la dicitura “Elaborato”.
Dopo l’annullamento, è necessario inviare una nuova dichiarazione; in caso contrario, la dichiarazione risulterà omessa. Inoltre, è consigliabile conservare copia della ricevuta di annullamento per eventuali controlli futuri.
Se ti accorgi dell’errore dopo il 20 giugno 2025, non sarà più possibile annullare la dichiarazione online. In questo caso, dovrai procedere con la presentazione di un modello Redditi correttivo o integrativo. Il modello Redditi correttivo può essere presentato entro il 15 ottobre 2025, mentre il modello Redditi integrativo può essere presentato anche successivamente, nei limiti previsti dalla normativa fiscale.
Per presentare il modello Redditi correttivo o integrativo, puoi rivolgerti a un CAF o a un professionista abilitato. Entrambe le opzioni consentono di correggere errori materiali o di inserire dati dimenticati nella dichiarazione originaria. È importante agire tempestivamente per evitare sanzioni o problemi con l’Agenzia delle Entrate, che potrebbe avviare controlli in caso di incongruenze.
In conclusione, è fondamentale verificare attentamente tutti i dati inseriti nel modello 730 precompilato prima dell’invio. Tuttavia, se ti accorgi di un errore, l’Agenzia delle Entrate offre diverse opzioni per correggerlo, a seconda dei tempi e delle circostanze. Mantenere una copia aggiornata della documentazione e monitorare lo stato della propria dichiarazione sul sito dell’Agenzia sono buone pratiche per gestire la propria posizione fiscale in modo corretto e sicuro.