Dal prossimo 1° ottobre 2025 scatteranno importanti novità per gli automobilisti italiani, con divieti di circolazione per alcuni veicoli.

Questa svolta normativa fa parte di un piano più ampio per migliorare la qualità dell’aria nelle città, riducendo drasticamente le emissioni nocive provenienti dal traffico urbano. Vediamo cosa cambia esattamente e chi sarà interessato da queste nuove restrizioni.
Addio alle auto più inquinanti: cosa prevede il nuovo decreto
A partire dal 1° ottobre, non potranno più circolare, nelle principali città italiane e in molte Zone a Traffico Limitato (ZTL), alcune categorie di veicoli con motorizzazioni obsolete. Oltre ai già noti divieti per le auto diesel Euro 4 e per le vetture benzina Euro 0, 1 e 2, entreranno nel mirino anche le auto diesel Euro 5, fino ad oggi ancora ammesse in molte aree urbane. Questo significa che anche chi possiede una diesel Euro 5 dovrà presto pensare a sostituire il proprio mezzo o a optare per soluzioni alternative, come auto ibride o elettriche.
Il divieto riguarderà in particolare le zone centrali delle città più congestionate e a rischio inquinamento, dove le amministrazioni locali stanno implementando politiche sempre più rigorose per tutelare la salute pubblica. L’obiettivo è ridurre le emissioni di polveri sottili (PM10, PM2.5) e di ossidi di azoto (NOx), responsabili di gravi problemi respiratori e ambientali.

Le sanzioni per chi viola i divieti saranno severe: sono previste multe salate e, in casi estremi, il sequestro del veicolo. Parallelamente, molti comuni e regioni hanno già attivato o stanno programmando incentivi per facilitare il passaggio verso veicoli meno inquinanti, offrendo bonus economici per l’acquisto di auto elettriche, ibride o a basse emissioni.
Come prepararsi al cambiamento e cosa fare
Per chi possiede un’auto Euro 5 diesel, la scadenza del 1° ottobre rappresenta un vero e proprio “bivio”. Se non si vuole rinunciare alla libertà di circolazione nelle aree urbane, è fondamentale valutare con attenzione le opzioni disponibili. Le alternative includono la rottamazione con incentivo per l’acquisto di un veicolo nuovo o usato con classe ambientale più elevata, oppure il passaggio a forme di mobilità sostenibile come il car sharing, i mezzi pubblici o la mobilità elettrica.
Le concessionarie e i rivenditori si stanno preparando a questa transizione, offrendo soluzioni finanziarie e promozioni per agevolare il rinnovo del parco auto. Inoltre, è importante monitorare gli aggiornamenti delle normative locali, che possono variare da regione a regione e spesso includono fasce orarie o giorni specifici di divieto.
In questo contesto, diventa sempre più strategico pianificare in anticipo, evitando così sanzioni e limitazioni improvvise. La rivoluzione verso una mobilità più verde e sostenibile è ormai inevitabile, ma con le giuste informazioni e una scelta consapevole è possibile affrontarla senza eccessivi disagi.