Un giovane è riuscito a salvare la vita a un bambino, ma i genitori hanno scelto di farlo arrestare, la storia è davvero sensazionale.
Ogni lavoro può essere difficile, ma alcuni possono esserlo di più se questi portano a essere alle prese con la vita degli altri, con la consapevolezza di come da una semplice azione possa dipendere tutto. A volte però, pur con la consapevolezza di essere a propria volta in pericolo, non si esita a spendersi attivamente e a fare il possibile per salvare qualcuno, specialmente se si è un giovane bagnino e ci si rende conto di quello che sta accadendo a un bambino.

Questo è quello che è accaduto nel Regno Unito, dove era in servizio un ragazzo, resosi subito conto della presenza in acqua di un piccolo che stava annegando, per questo non ha esitato ad agire e a fare il possibile per aiutarlo. Ed è quello che ha fatto, dando così il lieto fine a una storia che avrebbe potuto finire in tragedia. In quel momento, però, lui non si sarebbe aspettato di andare incontro personalmente a una conseguenza per se stesso davvero inaspettata, ma poco piacevole.
Il salvataggio di un bambino e la conseguenza inaspettata
Salvare la vita a qualcuno non capita certamente tutti i giorni, richiede grande coraggio, ma ci si augura che comunque ogni gesto fatto con questo fine possa essere apprezzato, soprattutto se coinvolge un bambino. Questo è quello che si augurava anche Zachary Stein, 23enne bagnino inglese, che la scorsa estate era in servizio al Chelsea Piers di Stamford, che si è reso protagonista di un atto eroico, non immaginando quello che poi gli sarebbe accaduto.
Quel giorno lui si è accorto che un piccolo di soli cinque anni, che si trovava in piscina per frequentare un campo estivo di calcio, stava affogando, al punto tale da essere finito sott’acqua per quasi quattro minuti. Quella era una struttura davvero piccola e poco profonda, secondo quanto riporta il sito web della struttura, ma forse per un movimento sbagliato il piccolo ha rischiato grosso.

Il suo intervento si è rivelato davvero provvidenziale e ha permesso al bambino di sopravvivere, nonostante il fortissimo spavento. Eppure, nonostante questo, i genitori del piccolo hanno spinto affinché lui venisse licenziato, per poi finire a processo con l’accusa di scarsa negligenza.
L’avvocato del giovane ha sottolineato a più riprese in aula come tutto sia frutto di un’ingiustizia, per questo si sta battendo strenuamente per arrivare all’assoluzione. “Non tutti gli incidenti sono un reato, ma questo caso si trova a gestire una sfida che si presenta quando il sistema giudiziario penale si confronta con un soccorritore che cerca di fare il suo lavoro nel miglior modo possibile in circostanze difficili”, sono state le parole del legale, Mark Sherman.
La polizia ha comunque esaminato i filmati realizzati dalle telecamere che erano presenti sul posto, da cui è emerso che il bagnino era regolarmente al suo posto e non era distratto, ma era ignaro sul momento di cosa stesse accadendo in acqua. Zachary era riuscito a praticare la rianimazione cardiopolmonare salvandogli la vita.