Questa cattiva abitudine aumenta notevolmente il rischio di cancro: cambia subito le tue abitudini

La prevenzione del cancro passa anche da piccole ma fondamentali accortezze. Trascurarle potrebbe costarci la vita, eppure molti di noi lo fanno ogni giorno.

Ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 390.000 nuovi casi di tumore. Un numero impressionante, ma ancora più inquietante è sapere che almeno 50.000 di questi potrebbero essere evitati con un gesto semplice, alla portata di tutti: partecipare agli screening oncologici. Eppure, moltissimi italiani continuano a sottovalutarli o, peggio ancora, a ignorarli del tutto.

medico ambulatorio
Questa cattiva abitudine aumenta notevolmente il rischio di cancro: cambia subito le tue abitudini. (Vegmotors.it)

Sì, la cattiva abitudine di non sottoporsi agli screening di prevenzione è una delle più pericolose per la nostra salute. Saltare controlli come Pap test, mammografia o colon-retto test non significa solo “rimandare” un impegno: significa rischiare di scoprire un tumore troppo tardi, quando le cure sono più invasive, costose e, purtroppo, meno efficaci.

Tutti i numeri di una negligenza che può costare cara

Secondo i dati più recenti del Ministero della Salute, solo poco più della metà delle persone invitate a effettuare uno screening gratuito risponde positivamente. La partecipazione ai programmi organizzati – quelli cioè offerti gratuitamente dal Sistema Sanitario Nazionale – resta lontana dai livelli raccomandati dall’Unione Europea. Eppure questi test salvano vite: diagnosticano tumori in fase precoce, spesso asintomatica, quando le probabilità di guarigione superano il 90%.

Tutti i numeri di una negligenza che può costare cara. (Vegmotors.it)

Uno studio ha stimato che, se l’adesione agli screening oncologici raggiungesse livelli ottimali, si potrebbero prevenire o diagnosticare precocemente almeno 15.000 tumori all’anno solo in Italia. Numeri che fanno riflettere, soprattutto se si considera che molte persone evitano questi controlli per paura, disinformazione o semplice pigrizia. Il paradosso? Siamo più attenti agli aggiornamenti del nostro smartphone che alla manutenzione del nostro corpo. Ci affidiamo alla tecnologia per ogni minimo dettaglio, ma dimentichiamo che la medicina preventiva è l’“app” più potente che abbiamo contro il cancro.

È tempo di cambiare mentalità: la prevenzione del cancro non è un optional, è un dovere verso sé stessi e verso chi ci ama. In fondo, basta un piccolo sforzo: rispondere a una lettera dall’ASL, fare una telefonata al proprio medico, recarsi a un appuntamento in ambulatorio. Un’ora o poco più del nostro tempo oggi può significare molti anni in più di vita (e in salute) domani. Guai ad aspettare di sentirsi male per iniziare a prendersi cura di sé. C’è solo una cosa peggiore della cattiva abitudine di non fare prevenzione: continuare a ignorarne l’importanza, pensando che a noi non capiterà…

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