A giugno alcuni pensionati riceveranno oltre 300 euro in più sulla pensione. Un Bonus dedicato da verificare subito sul cedolino.
Se non avete l’abitudine di controllare il cedolino prima dell’erogazione della pensione sbagliate. Potreste accorgervi prima del versamento se spettano soldi in più o se, al contrario, ci saranno trattenute aggiuntive. Giugno è un mese particolare perché potrà donare gioia oppure delusione.

Domani 3 giugno scatteranno – in ritardo – i versamenti INPS delle pensioni. Lo slittamento è legato ai primi due giorni festivi del mese, 1° giugno una domenica e il giorno 2 la Festa della Repubblica. Questo è un mese molto particolare perché ci saranno sorprese sull’assegno, belle e brutte. Brutte per chi dovrà restituire il Bonus ricevuto nel 2022 da 150 o 200 euro avendo superato i limiti reddituali.
L’INPS ha svolto i controlli e comunicato da tempo la necessità di recuperare le somme agli interessati. Proprio da giugno inizieranno le trattenute da 50 euro al mese per 4 mesi ossia fino a settembre. Le belle notizie, invece, riguardano alcuni pensionati che riceveranno 350 euro in più rispetto alla cifra abituale. Un regalo da scartare domani ma a cosa è dovuto?
Via al Bonus da 350 euro sulla pensione: chi lo riceverà?
I pensionati che noteranno un regalo da 350 euro sono i residenti nella Regione Friuli Venezia Giulia a condizione che rispettino determinati requisiti reddituali. Solitamente pensione e ISEE non sono collegate ma questa volta per ottenere un aiuto economico aggiuntivo lo saranno. Il Bonus da 350 euro, infatti, si potrà ottenere solo se residenti in Friuli Venezia Giulia e con ISEE entro 15 mila euro.

C’è un altro requisito da soddisfare, percepire la pensione minima ossia 603 euro al mese. Tutti coloro che soddisferanno i tre requisiti – residenza, ISEE e trattamento minimo – potranno contare su 350 euro in più arrivando ad ottenere, quindi, 953 euro a giugno. Un aiuto importante nell’attesa che le pensioni minime a mille euro diventino realtà.
Passerà del tempo perché ciò sia possibile, lo Stato non ha le risorse per poter alzare il trattamento base fino a questo punto. Parallelamente ci sarebbe anche il discorso dello stipendio minimo da affrontare ma soddisfare tutte le richieste è impensabile. I pensionati del Friuli dovranno accontentarsi di questo inatteso aiuto e attendere luglio, poi, per ricevere la quattordicesima ossia la mensilità aggiuntiva spettante a chi rientra in determinati limiti reddituali. Si tratta di importi fissi legati al tipo di lavoro svolto (autonomo o dipendente), al reddito e agli anni di contributi maturati.