Le piante dei tuoi vicini invadono i tuoi spazi? Ecco cosa dice la legge al riguardo: andiamo a vedere insieme cosa si può e cosa non si può fare.
La convivenza tra vicini di casa può riservare, a volte, alcune situazioni spiacevoli, specie quando si tratta di spazi condivisi o confinanti. Tra i problemi più comuni rientrano le piante del balcone o del giardino del vicino che, crescendo oltre misura, invadono il proprio balcone, terrazzo o addirittura – a volte- anche l’interno della propria abitazione. E questo può creare, oltre al disagio, anche potenziali danni.

I rami, le foglie e le radici possono quindi sporgersi o penetrare in proprietà limitrofe, creando diversi disagi, come, ad esempio, l’ostruzione della luce naturale; i danni a strutture, come tettoie o balconi; ma anche la sporcizia creata da foglie e fiori caduti. Tutto questo, se non gestito nel modo corretto, possono degenerare in conflitti di vicinato e – in casi estremi – in controversie legali.
Piante del vicino invadono il tuo giardino? Ecco cosa devi fare
È molto bello vedere un giardino curato, con i fiori tutti colorati e alberi da frutto. Ma quando si ha un vicino che in realtà non se ne cura e i rami invadono la proprietà altrui, la prima cosa da fare è quella di contattare in modo amichevole il proprietario delle piante. E cercare di spiegargli quindi, qual è il problema e provando a suggerirgli di prestare più maggior attenzione alla cura del suo verde.

Può essere che il messaggio arrivi chiaro e che il vicino si appresta a curare il suo verde e il problema rientri. In alcuni casi, invece, non è così semplice. Se il dialogo non produce risultati, è consigliabile inviare una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno (A/R) in cui si sollecita il vicino a provvedere al taglio delle piante entro un termine ragionevole. Questa lettera costituisce una prova formale dell’avviso dato.
Se la situazione riguarda un condominio, è utile informare anche l’amministratore, che può mediare e intervenire secondo il regolamento condominiale. Se il vicino continua a ignorare la situazione e il problema persiste o peggiora, è possibile, quindi, rivolgersi a un avvocato per una consulenza legale; presentare un ricorso al giudice civile chiedendo un’ordinanza di rimozione delle piante; o anche richiedere il risarcimento dei danni, sempre se presenti.
Ci sono alcuni comportamenti da tener presente e da non fare in questa situazione: non tagliare mai da solo le piante del vicino senza averlo prima avvisato – o senza una decisione del giudice; evitare conflitti diretti o comportamenti aggressivi che possono complicare ulteriormente la situazione.
Se non lo sai, l’articolo 896 del Codice Civile stabilisce delle regole fondamentali per la tutela dei proprietari rispetto all’invasione di piante coltivate da terzi. Prevede che se le piante sono coltivate in un fondo confinante, il proprietario del fondo limitrofo può chiedere che vengano tagliati i rami che sporgono oltre il confine. E le piante devono rispettare determinate distanze legali dai confini, al fine di prevenire eccessivi sconfinamenti.