Non tutti lo sanno, ma esiste un metodo legale che consente di non pagare l’IMU sulla seconda casa, ecco quando questo può avvenire.
Pagare le tasse rappresenta un dovere civico per ogni cittadino, questo lo sappiamo bene, anche se ci sono certamente alcune imposte che risultano essere più odiate rispetto alle altre, al punto tale da pensare sia un’ingiustizia versare una somma per quello. Tra queste c’è l’IMU, la tassa sulla casa, poco amata perché si fanno tanti sacrifici per acquistare un immobile, per questo si ritiene poco corretto dover saldare ogni anno un importo per la proprietà, spesso non indifferente.

Da qualche anno, però, fortunatamente questa è dovuta solo per la seconda casa, ma anche in questo caso non sono pochi quelli che rientrano tra gli utenti obbligati a questo, basti pensare a chi ha uno stabile acquisito in eredità, ma dove poi non vive. In realtà, è possibile considerarsi esenti anche in questo caso, anche se non tutti sanno come sia possibile usufruire di questo vantaggio.
Come non pagare l’IMU sulla seconda casa
Avere una seconda casa può rivelarsi comodo, c’è chi sceglie ad esempio di darla in affitto, così da avere una rendita fissa ogni mese. Questo però comporta l’obbligo di pagare l’IMU, la tassa che è prevista proprio per chi è proprietario di un immobile in più rispetto a quello in cui abita. La cifra richiesta spesso non è però indifferente, anche se si tratta di una realtà che ha diversi decenni alle spalle, per questo non può che esserci scontentezza all’idea di dover mettere in conto anche questa voce di spesa.

In realtà, non è detto sia necessario, anche se non tutti sono a conoscenza di un escamotage che è possibile sfruttare in questi casi e che può rivelarsi vantaggioso. Questo è possibile se l’immobile si trova nello stesso Comune in cui ha la residenza l’intestatario ed è abitato da un familiare, come un figio o un genitore. Spesso, infatti, chi rientra in questa situazione può approfittarne per dare la possibilità a uno dei figli, magari non del tutto indipendenti economicamente, di vivere in quello stabile, così da risparmiare sulle spese di mutuo o affitto. Allo stesso modo, si può fare lo stesso se si hanno genitori anziani che hanno pensioni particolarmente basse.
Attenzione, però, è importante anche che tutto venga messo per iscritto, è infatti necessario sottoscrivere con l’altra persona un contratto di comodato d’uso gratuito, che dovrà essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate. Basterà questo per ottenere un’agevolazione sull’IMU.
E’ necessario comunque fare un’ulteriore registrazione per non incorrere in problemi, non tutti i Comuni si comportano allo stesso modo, in alcuni casi viene concesso uno sconto del 50%, è bene quindi accertarsi della situazione così da evitare problemi.