730/2025, attenzione a non commettere questo errore: lo fanno in molti e così perdono il rimborso

Tante persone stanno commettendo un errore con il 730/2025: evitalo se non vuoi rischiare di perdere il rimborso.

Questa è la stagione della dichiarazione dei redditi e bisogna fare attenzione ad essere il più precisi possibile nella compilazione, fornendo al commercialista tutti i dati corretti, evitando errori che possano costare anche il rimborso.

Ragazza con mano sulla testa, dietro di lei modello 730, banconote e monete
730/2025, attenzione a non commettere questo errore: lo fanno in molti e così perdono il rimborso – vegmotors.it

A tal proposito, è importante sapere cosa si può detrarre e cosa no nel modello 730. Proprio riguardo questo, molte persone stanno commettendo un errore che sta costando loro molto caro. Così, ecco cosa evitare di fare per non rischiare di perdere il rimborso.

L’errore da non commettere con il 730/2025 per non perdere rimborso

Uno degli errori più comuni nel modello 730/2025 riguarda le detrazioni, specie quelle per le spese mediche. In tanti pensano che basti aver pagato una prestazione sanitaria per poterne beneficiare fiscalmente ma non è così.

Mano fa calcoli con scontrini, barattolo con monete, PC
L’errore da non commettere con il 730/2025 per non perdere rimborso – vegmotors.it

Innanzitutto bisogna capire che a poter detrarre le spese mediche non è chi paga materialmente la prestazione ma l’intestatario del documento fiscale (fattura o “scontrino parlante”). Un esempio chiarirà la cosa: per esempio se un visita medica è stata pagata da un figlio per il padre ma la fattura è intestata a quest’ultimo, la detrazione sarà a vantaggio del genitore, anche se non è stato lui a pagare.

Ed è proprio questo che trae in inganno perché spesso in famiglia capita di dividere le spese, anticipare i pagamenti, ed aiutarsi. Ma la detrazione spetta solo se il documento fiscale è intestato alla persona per cui si chiede il rimborso. Ad eccezione del caso dei familiari a carico in quanto il contribuente potrà detrarre le spese mediche sostenute anche se la fattura è intestata a un familiare diverso, a condizione che quest’ultimo abbia un reddito inferiore a 2.840,51 euro l’anno (o 4mila euro se ha meno di 24 anni).

Però è importante che nei documenti ci siano i dati corretti del familiare e che il pagamento sia stato effettuato con un mezzo tracciabile (bancomat, carta di credito o bonifico). Infatti, le spese mediche pagate in contanti non danno diritto ai rimborsi (e questo vale per tutte le visite mediche, esami diagnostici, prestazioni specialistiche e all’acquisto di farmaci).

A tal proposito, quando si va in farmacia, è importante che, al rilascio dello scontrino, questo sia “parlante”, nel senso che ci sia scritto il codice fiscale della persona per cui si richiede la detrazione. Quindi, quando il farmacista chiede “fa lo scarico fiscale?”, occorrerà presentare il codice fiscale.

Al commercialista, poi, che compilerà la dichiarazione dei redditi, sarà opportuno solo presentare le ricevute “valide”. Quindi scontrini e fatture che effettivamente presentino i dati di chi riceverà le detrazioni, per evitare errori. Infatti un codice fiscale sbagliato o un pagamento in contanti può far perdere il rimborso.

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