Ho scoperto di poter chiedere alla banca il rimborso delle commissioni nascoste: ecco come fare

La richiesta di rimborso delle commissioni nascoste applicate al contratto di apertura del credito in determinati casi è legittima.

Costi nascosti fanno aumentare le spese senza che il correntista se ne renda conto. Quei cavilli contrattuali che nessuno legge a volte possono far ottenere un rimborso ma solo se la banca non li ha correttamente pubblicizzati. Interessante sapere quali sono questi casi in cui recuperare somme versate inconsapevolmente è possibile.

Donna furba e uomo la telefono
Ho scoperto di poter chiedere alla banca il rimborso delle commissioni nascoste: ecco come fare (Vegmotors.it)

Prima di firmare qualsiasi contratto bisognerebbe leggerlo attentamente in ogni sua parte. Usiamo il condizionale perché quando ci si trova davanti a pagine e pagine di parole scritte piccole piccole raramente si ha voglia e tempo di approfondire. Purtroppo questo atteggiamento comprensibile e comune è sbagliato e a volte potrebbe portare guai seri.

Il problema è che l’utente si fida della persona con cui si interagisce soprattutto se reputato un serio professionista. Quando si apre un conto corrente, ad esempio, si chiedono le indicazioni generali e i costi noti e si procede con la sottoscrizione senza nessun altro approfondimento. Può capitare, però, che quel contratto nasconda delle spese relative all’emissione di carte di credito, alla concessione di fidi o altri servizi bancari.

Recupera le commissioni nascoste, ecco come fare

Nei contratti sono da ricercare le voci di spesa che determinano un aumento inatteso delle spese per i clienti. Ecco perché prima di firmare il contratto di apertura del conto corrente o di apertura del credito bisognerebbe leggere con attenzione ogni clausola contrattuale perché potrebbero nascondere oneri aggiuntivi.

Firma su un contratto
Recupera le commissioni nascoste, ecco come fare (Vegmotors.it)

In particolare bisognerebbe ricercare l’addebito di commissioni per le spese di gestione del conto periodiche, le commissioni per alcune operazioni come prelievi e bonifici, le spese per i servizi accessori come l’invio degli estratti conto. Tutte queste informazioni dovrebbero essere ben pubblicizzate, chiare e trasparenti e messe per iscritto nel contratto.

Non solo, il Testo Unico Bancario prevede che nei contratti di apertura di credito sia prevista la commissione comprensiva del tasso di interesse debitore sugli importi prelevati, che tale commissione sia calcolata in modo proporzionale rispetto la somma messa a disposizione del cliente e alla durata del contratto e abbia un ammontare inferiore allo 0,5% della somma messa a disposizione del cliente.

In più i contratti di conto e apertura di credito a fronte di sconfinamenti senza affidamento possono includere come oneri a carico del clienti una commissione di istruttoria veloce stabilita in misura fissa. In caso di oneri diversi scatterà la nullità delle clausole. Il cliente raccolta la documentazione attestante il mancato rispetto della normativa potrà inviare preferibilmente tramite PEC una richiesta di rimborso scritta alla banca indicando nel dettaglio i dati di finanziamento.

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