Multa fino a 10mila Euro per i proprietari di cani: se fai questo errore rischi tantissimo

Nuova riforma sul maltrattamento dei cani: pene più severe e maggiore tutela per gli animali. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Negli ultimi anni, il tema del benessere animale ha acquisito un’importanza crescente sia nel dibattito pubblico che in quello politico. In risposta a una crescente sensibilità dell’opinione pubblica e – soprattutto – all’azione di associazioni animaliste, il Parlamento italiano ha approvato una nuova riforma.

un gruppo di cani
Multa fino a 10mila Euro per i proprietari di cani: se fai questo errore rischi tantissimo – vegmotors.it

Questa introduce pene più severe per i reati di maltrattamento e uccisione di animali, con particolare attenzione ai cani. Il testo rappresenta davvero un passo molto importante verso una tutela più concreta e diretta degli animali sul territorio nazionale. In questo modo, non si tutela più solo il sentimento umano verso gli animali, ma si riconosce anche a tutti loro una dignità e un valore in quanto esseri viventi senzienti.

Maltrattamento di animali: le pene saranno più dure

Una delle novità più concrete della riforma è il divieto nazionale di tenere i cani legati alla catena o con strumenti simili, se non in casi eccezionali e motivati da esigenze sanitarie o di sicurezza. Questa misura, già presente in alcune normative regionali, viene ora estesa a livello nazionale.

un cane piccolo
Maltrattamento di animali: le pene saranno più dure – vegmotors.it

Chi viola questa disposizione rischia una sanzione amministrativa che va da 500 a 5.000 euro. La norma è stata accolta con favore dalle associazioni animaliste, che da anni denunciano la sofferenza e l’isolamento sociale cui sono sottoposti molti cani tenuti legati per lunghi periodi.

Un altro aspetto importante della riforma riguarda le misure cautelari nei confronti degli animali vittime di maltrattamenti. Fino alla conclusione del processo penale, gli animali non potranno essere abbattuti né ceduti a terzi. È previsto il sequestro e l’affidamento temporaneo a enti, associazioni animaliste o privati affidatari, dietro pagamento di una cauzione.

La riforma è stata fortemente sostenuta da numerose associazioni animaliste, tra cui anche il WWF, che da anni chiedevano un aggiornamento delle norme. In base, quindi, al nuovo testo di legge, chi si rende responsabile di comportamenti violenti, crudeli o negligenti nei confronti di un animale rischia di dover pagare multe fino a 10.000 euro. Si tratta di un inasprimento significativo rispetto al passato, pensato per colpire anche sul piano economico chi considera gli animali come oggetti privi di diritti.

Questa misura, insieme all’aumento delle pene detentive, vuole rafforzare la protezione legale degli animali e lanciare un messaggio molto chiaro. C’è un messaggio chiaro che si vuole mandare in questo modo, ovvero quello che maltrattare un essere vivente non è solo moralmente inaccettabile, ma ha anche conseguenze concrete e pesanti.

In poche parole, quindi, vengono aumentate anche le multe per chi tiene animali in condizioni non compatibili con la loro natura o in stato di grave sofferenza: da un minimo di 5.000 euro a un massimo di 10.000 euro. Chi provoca sofferenze o lesioni a un animale, invece, può essere condannato fino a 2 anni di carcere, anche se le lesioni non sono gravi. La sanzione minima è di 6 mesi.

 

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