Antonino Cannavacciuolo non ci sta, di fronte a questa amatriciana perde la pazienza: mai visto così

Antonino Cannavacciuolo perde completamente la pazienza davanti al noto piatto. Ma cosa è successo al cuoco stellato?

Cucine da Incubo” è un noto programma televisivo condotto dallo chef stellato Antonino Cannavacciuolo, andato in onda per la prima volta nel 2013 su Sky Uno. Il format ha conquistato il pubblico grazie al suo approccio coinvolgente: Cannavacciuolo visita ristoranti in crisi in tutta Italia, offrendo supporto concreto attraverso consigli gastronomici.

antonino cannavacciulo
Antonino Cannavacciuolo non ci sta, di fronte a questa amatriciana perde la pazienza: mai visto così- vegmotors.it (Foto: IG @cucinedaincubo)

Non solo si occupa dei piatti da cucinare, ma anche degli interventi di restyling e strategie di rilancio per migliorare la gestione e riportare il locale al successo. In una delle puntate, lo chef si è molto arrabbiato davanti ad uno dei piatti più conosciuti di Italia, l’Amatriciana. Anche se gli ingredienti sono pochi – guangiale, pomodoro e pecorino – non tutti la rispettano.

Ed è quello che ha fatto uno chef davanti ad Antonino Cannavacciuolo. Di seguito andiamo a vedere come ha reagito davanti a questo piatto lo chef stellato.

Cucine da Incubo: la reazione di Antonino Cannavacciuolo davanti all’amatriciana

La stagione 11 di Cucine da Incubo è iniziata il 6 aprile 2025 in esclusiva su Sky, con nuove puntate che vedono Antonino Cannavacciuolo alle prese con ristoranti in difficoltà. In una puntata in onda domenica, lo chef si è molto alterato davanti al piatto tipico di Amatrice.

antonino cannavacciulo al ristorante
Cucine da Incubo: la reazione di Antonino Cannavacciuolo davanti all’amatriciana – vegmotors.it (Foto: IG @cucinedaincubo)

Lo chef ordina l’amatriciana, ma appena il piatto arriva, non ha nemmeno bisogno di assaggiarlo: gli basta uno sguardo per capire che qualcosa non va. La prima cosa che fa è avvicinare il piatto al cameriere e chiedergli quale profumo sentisse. Ed il cameriere, senza esitare, risponde in modo sincero la pancetta.

Un dettaglio che per Cannavacciuolo è già una conferma. Non solo l’odore è sbagliato, ma nel piatto nota anche la presenza di prezzemolo, un ingrediente completamente fuori luogo per una vera amatriciana. A quel punto chiama il cuoco in cucina e, con tono diretto, gli pone una domanda semplice e diretta “come si prepara una vera amatriciana?”.

La risposta del cuoco sorprende positivamente lo chef: l’elenco degli ingredienti è corretto, segno che la ricetta la conosce. Eppure, quello che è stato servito a tavola non ha nulla a che vedere con l’originale. Cannavacciuolo, visibilmente infastidito, non riesce a comprendere come sia possibile preparare un piatto con ingredienti sbagliati, pur sapendo perfettamente quali siano quelli giusti.

Il proprietario cerca di giustificarsi, spiegando che quella versione dell’amatriciana “piace molto ai clienti” e che spesso fanno addirittura la scarpetta. Ma questa motivazione non basta. Anzi, accende ancora di più lo chef, che risponde con fermezza: “in questo modo stai prendendo in giro i tuoi clienti”.

 

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Per Cannavacciuolo, infatti, non si tratta solo di cucinare: si tratta di rispetto. Rispetto per la tradizione, per la materia prima, ma soprattutto per chi si siede a tavola e paga per avere un’esperienza autentica. Servire un piatto sbagliato – sapendo che è sbagliato – è una mancanza di serietà, e lo chef non è disposto a tollerarlo.

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