Abolizione del regime forfettario, l’annuncio scatena il panico tra le Partite Iva

La richiesta di abolizione del regime forfettario da parte del Fondo Monetario Internazionale scatena il panico.

Il regime forfettario è l’unico strumento di sopravvivenza per tante piccole Partite IVA. Pensare di cancellare quel 5% per i primi cinque anni di attività e il 15% per gli anni successivi significa gettare in strada tanti contribuenti che faticosamente pagano le tasse nonostante il lavoro non porti alti guadagni. Come si può prendere una decisione del genere?

Persone sbalordite
Abolizione del regime forfettario, l’annuncio scatena il panico tra le Partite Iva (Vegmotors.it)

La notizia non appena diffusa ha generato incredulità, rabbia e frustrazione. Per i titolari di Partita IVA perdere il Regime Forfettario significherebbe chiudere la propria attività. Non è un’affermazione eccessivamente tragica ma solo la pura realtà. In Italia gli aiuti per i lavoratori autonomi sono pressochè inesistenti, uno ce n’è e lo vogliono abolire.

Inevitabile la reazione degli interessati, ancora una volta considerati meno degli ultimi e non tutelati in alcun modo dallo Stato. Ci sono lavoratori di Serie A e lavoratori di Serie B e chi lo nega decide di tapparsi gli occhi. Questa richiesta del Fondo Monetario Internazionale su quali basi si fonda? Purtroppo sottolineiamo come non si tratti di una fake news, il pericolo è reale.

Perché si chiede la cancellazione del regime forfettario

Nella relazione annuale del Fondo Monetario Internazionale c’è scritto che bisognerebbe rivedere molte agevolazioni fiscali presenti in Italia tra cui il Regime Forfettario. Questo perché crea disuguaglianze tra chi paga l’IRPEF al 5/15% e chi al 23/43%. Inoltre c’è il rischio di perdita di gettito fiscale considerando i milioni di persone che pagano meno tasse con la conseguenza che meno soldi arrivano nelle casse dello Stato.

Uomo disperato
Perché si chiede la cancellazione del regime forfettario (Vegmotors.it)

Per questi due motivi il Fondo Monetario Internazionale chiede di rivedere l’agevolazione ponendo fine alla disuguaglianze. La richiesta verrà accettata? Il Regime Forfettario, come detto, è scelto da tantissime persone che avviano un’attività proprio perché permette loro di pagare meno tasse e senza questo strumento non potrebbero realizzare il sogno imprenditoriale o professionale.

A fronte di questo risparmio sulle tasse, però, le Partite IVA forfettarie non possono scaricare alcuna spesa. Né le spese mediche né quelle per l’acquisto di attrezzature o auto aziendali. Nessuna detrazione e i soldi rimangono allo Stato ma questo aspetta sembra non contare. Per non parlare dell’assenza delle ferie retribuite, della maternità, della malattia.

Insomma, dire che il vantaggio delle tasse ridotte delle Partite Iva nel regime forfettario sia causa dei problemi economici dell’Italia sembra una barzelletta. E cancellando questo regime si corre il rischio di un aumento del lavoro in nero o di fuga all’estero. Sarebbe forse opportuno diversificare la tassazione in base ai guadagni perché con un reddito di 15 mila euro all’anno pagare il 23% di tasse significa far smettere di lavorare.

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