Casa in affitto: se il proprietario dimentica questa dettaglio non devi pagare il mensile

Quando si firma un contratto di affitto, è naturale pensare che tutto sia in ordine e che le responsabilità siano chiare fin da subito.

Eppure, c’è un dettaglio legale che, se dimenticato dal proprietario, può cambiare le carte in tavola. Si tratta di una formalità obbligatoria, spesso sottovalutata, ma che può incidere direttamente sul pagamento del canone mensile.

l'ingresso di una casa molto luminosa
Casa in affitto: se il proprietario dimentica questa dettaglio non devi pagare il mensile – vegmotors.it

In alcuni casi, infatti, se questa procedura non viene rispettata, l’inquilino può trovarsi esonerato dal pagamento dell’affitto. Non solo: potrebbe anche avere diritto a riavere quanto già versato. Questo può creare gravi problemi per il proprietario, sia dal punto di vista economico che legale. Per evitare complicazioni, è importante che entrambe le parti sappiano bene cosa prevede la normativa e agiscano di conseguenza.

Un semplice errore: conseguenze legali e fiscali

La registrazione del contratto di locazione è un obbligo previsto dalla legge italiana. In caso di omissione, il contratto è considerato nullo, con conseguenze significative per entrambe le parti. Per il proprietario, ciò comporta l’impossibilità di far valere legalmente il contratto e di avviare procedure di sfratto in caso di morosità dell’inquilino. Inoltre, il locatore può essere soggetto a sanzioni fiscali che variano dal 120% al 240% dell’imposta di registro dovuta, oltre al pagamento dell’imposta stessa.

proprietario che passa le chiavi di una casa ad una persona
Un semplice errore: conseguenze legali e fiscali – vegmotors.it

Per l’inquilino, la nullità del contratto significa che non è tenuto a pagare il canone mensile e può richiedere la restituzione delle somme già versate, purché agisca entro sei mesi dalla riconsegna dell’immobile. È importante notare che, in assenza di un contratto registrato, l’inquilino non ha un titolo valido per occupare l’immobile, ma il proprietario non può procedere con uno sfratto legale. In questi casi, l’unica via è un’azione ordinaria per occupazione senza titolo, che può essere lunga e costosa. Per evitare tali complicazioni, è fondamentale che il contratto di locazione sia registrato correttamente e tempestivamente.

Responsabilità condivise e strumenti di tutela

Sebbene l’obbligo di registrazione del contratto ricada principalmente sul proprietario, anche l’inquilino ha un ruolo attivo nel garantire la legalità dell’accordo. Entrambe le parti sono infatti solidalmente responsabili per il pagamento dell’imposta di registro. Se il proprietario non provvede alla registrazione, l’inquilino può effettuare una registrazione tardiva, avvalendosi del ravvedimento operoso per ridurre le sanzioni previste.

Questo strumento consente di sanare l’omissione, pagando una sanzione ridotta proporzionale al ritardo. È quindi nell’interesse di entrambe le parti assicurarsi che il contratto sia registrato entro i termini di legge. Per l’inquilino, ciò garantisce la tutela dei propri diritti e la possibilità di detrarre il canone di locazione nella dichiarazione dei redditi, se previsto. Per il proprietario, la registrazione è fondamentale per far valere il contratto in sede legale e per evitare pesanti sanzioni fiscali. In conclusione, una corretta registrazione del contratto di locazione è essenziale per una gestione trasparente e sicura del rapporto locativo.

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