Ora cambia tutto quando si può essere oggetto di controlli stradali, non sarà più sufficiente mostrare patente e libretti per sentirsi immuni.
Rispettare il Codice della Strada rappresenta un passo fondamentale quando ci si trova a circolare, non solo per non incorrere in sanzioni anche piuttosto pesanti, ma soprattutto per agire in sicurezza per se stessi e per gli altri. Tutto questo non rende però esenti dai controlli stradali di cui si può essere oggetto quando le forze dell’ordine sono impegnate in un posto di blocco.

Questo può avvenire sia quando si notano dei comportamenti irregolari, come un’andatura superiore al limite di velocità, ma anche semplicemente per verificare che tutto sia in regola. In quest’ultimo caso diventa quindi necessario mostrare patente e libretto per accertarsi che la licenza sia valida, così come il rinnovo di assicurazione e revisione. Da poco però la situazione è cambiata in maniera drastica, essere del tutto tranquilli sarà più difficile.
I controlli stradali non sono più come prima: la nuova procedura
Essere in regola quando si viaggia è certamente importante, nonostante questo un po’ tutti avvertono un po’ di ansia quando finiscono per essere oggetto di controlli stradali. In casi simili si può infatti temere di essere colti in fallo per una scorrettezza di cui non ci si è resi conto o per un’eventuale dimenticanza.
La procedura applicata in questi casi è comunque sempre stata piuttosto rigorosa e parte dalla necessità di mostrare patente e libretto, per poi capire se sia necessario verificare altro. Questo modo di agire, attivo ormai da decenni, è però destinato a cambiare, anzi a dirla tutto è stato modificato recentemente, a partire dal 1° giugno 2025, data che ha portato all’introduzione di un nuovo strumento di cui sono dotate le forze dell’ordine, il CED, acronimo di Centro Elaborazione Dati, che consente di effettuare controlli stradali in tempo reale e più precisi rispetto al passato.

Partendo dalla targa del veicolo si riesce così a entrare in possesso nell’arco di pochi minuti di informazioni davvero importanti, relative sia all’intestatario del mezzo sia al veicolo stesso. Si potrà così capire se l’assicurazione sia attiva come da obbligo di legge, se sia in atto un fermo amministrativo e se la revisione sia in regola secondo le scadenze previste.
Non ci si limiterà però semplicemente a sfruttare questo dispositivo quando si è alle prese con un colloquio con un automobilista, come accaduto finora (il CED veniva usato anche in passato, ma non sempre), si potrà infatti effettuare una scansione della targa così da effettuare la verifica senza anche semplicemente a distanza, durante la circolazione.
L’auspicio di tutti, e del Ministero dell’Interno in modo particolare è che questo possa servire a fare da deterrente così da spingere gli automobilisti a essere più prudenti nel corso dei loro viaggi, con la consapevolezza di come non basti essere fermati per subire una sanzione. Attenzione, però, se si dovesse essere coinvolti in un posto di blocco sarà ancora importante avere con sé il libretto cartaceo, qualora non ci fosse si potrebbe subire una sanzione pari a 173 euro. IL CED, infatti, rappresenta solo un supporto, ma non sostituisce l’attività degli agenti, la patente invece può essere considerata valida anche in formato digitale.