Non sbagliare quando fai un bonifico ad un parente: le nuove norme da conoscere per non commettere errori.
Trasferire il denaro tra familiari è possibile ma non è un’operazione da fare così alla leggera. Anche se non c’è nulla di male ad aiutare chi si trova magari in un momento di difficoltà, ed anzi è un gesto nobile, dal punto di vista del diritto e del fisco, può non essere visto allo stesso modo.

Soprattutto perché, quando prestiamo del denaro ad un familiare, potrebbe trattarsi di un prestito, un deposito fiduciario o una donazione. E i tre casi sono diversi con conseguenze altrettanto diverse in caso di controlli o controversie.
Bonifico tra parenti: cosa sapere
Si parla di mutuo tra familiari quando una somma viene consegnata ad un parente con un accordo, anche solo verbale, che verrà restituita, con o senza interessi, in un secondo momento. Secondo il Codice Civile, il mutuo può essere gratuito o oneroso. Non è richiesta la forma scritta ad substantiam (ossia ai fini della sua validità), ma, in ogni caso, è consigliabile redigere una scrittura privata

Un altro caso ben diverso è quando si configura un deposito irregolare ovvero quando un parente riceve denaro non per usarlo ma per custodirlo. Chi riceve il denaro ne detiene temporaneamente la proprietà, pronto a restituirlo anche in un momento non precisato, quando il depositante lo richiederà. Infine, si parla di donazione se manca l’intenzione di restituire la somma di denaro, e il trasferimento avviene per pura liberalità.
Ma cos’altro bisogna sapere quando si presta denaro ad un parente? Sicuramente che, se si superano certe cifre, sarà obbligatoria la forma notarile e l’eventuale pagamento di imposte. Inoltre è sempre consigliabile redigere una scrittura privata per poter disporre di elementi probatori idonei in caso di disaccordo o contenzioso. Se manca questa, si potrebbe non entrare più in possesso della somma prestata, in caso di liti, per esempio.
In più, l’Agenzia delle Entrate può interpretare il versamento come donazione non registrata, con conseguenti sanzioni o accertamenti. Nel caso particolare di un bonifico da parte di un familiare, è importante prestare attenzione alla giustificazione che deve essere tracciabile, altrimenti il fisco potrebbe insospettirsi. Quindi, è consigliabile adottare alcune precauzioni:
- redigere una scrittura privata firmata da entrambe le parti per chiarire la natura giuridica del contratto
- specificare eventuali modalità e tempi di restituzione, interessi inclusi se previsti
- effettuare il trasferimento con bonifico bancario, indicando chiaramente nella causale il tipo di rapporto (per esempio “prestito infruttifero”)
- registrare il contratto, se le somme sono rilevanti o se si vogliono maggiori garanzie.
In caso di lite, senza documentazione sarà difficile farsi restituire il denaro con un percorso fatto di testimonianze in tribunale e cause civili.