A partire da luglio 2025, milioni di lavoratori italiani riceveranno un aumento in busta paga: cosa c’è da sapere.
Si tratta di un intervento economico previsto per sostenere il potere d’acquisto, soprattutto in un periodo come l’estate, in cui molte famiglie affrontano spese maggiori per viaggi e vacanze. L’incremento riguarderà in particolare i dipendenti del settore pubblico, ma rappresenta un segnale importante anche per l’intero sistema economico. L’obiettivo è duplice: tutelare il reddito dei lavoratori e offrire un piccolo margine di respiro in un periodo segnato da rincari.

L’aumento previsto, sebbene modesto, potrebbe rivelarsi strategico per affrontare le spese stagionali e far circolare maggiore liquidità nel mercato. Questa misura si inserisce nel più ampio contesto di adeguamento ai livelli di inflazione. Un modo, anche simbolico, per accompagnare l’Italia verso un’estate meno pesante sul piano economico. Vediamo quindi in cosa consiste questo aumento e a chi si rivolge.
Settore pubblico: chi guadagna di più (e quanto)
L’aumento dell’1 % previsto per luglio 2025 porterà benefici economici a una vasta fascia di lavoratori pubblici, con cifre variabili in base al ruolo e al comparto. Nei ministeri, i dirigenti di prima fascia, come i capi dipartimento, avranno un incremento lordo mensile di 46,23 euro, mentre quelli di seconda fascia si fermeranno a 36,17 euro. Per funzionari e operatori si parla rispettivamente di 21,14 e 16,54 euro in più.
Aumenti simili riguarderanno anche Inps, Inail e agenzie fiscali. In enti come Enav e Ansfisa, i dirigenti potranno ricevere fino a 53,13 euro aggiuntivi. Nel settore sanitario, i dirigenti medici otterranno un incremento di 36,17 euro, gli assistenti 17,86 euro e gli operatori 16,75 euro. Nella scuola, l’adeguamento andrà dai 36,17 euro dei dirigenti scolastici ai 13,69 euro dei collaboratori.

Cifre comparabili si applicano anche a università e amministrazioni locali. Nelle forze armate, un capitano o un commissario di polizia riceverà 24,52 euro in più, mentre un maresciallo semplice avrà 20,32 euro. I dirigenti dei vigili del fuoco potranno contare su 46,73 euro extra. Ambasciatori e prefetti, tra i più favoriti, vedranno aumenti rispettivamente di 87,74 e 82,18 euro. Anche se le somme possono sembrare contenute, si tratta di un segnale concreto di attenzione verso il pubblico impiego.