Assegno di Inclusione bloccato per queste famiglie: da questo mese non riceveranno più l’accredito

Molte famiglie non riceveranno più l’Assegno di Inclusione da questo mese: ecco cosa sta succedendo e perché.

L’Assegno di Inclusione è una delle misure previste dal Governo per sostenere il reddito delle famiglie che vivono in condizioni di povertà o che soffrono la fragilità e l’esclusione sociale. Ci sono determinati requisiti per poter ottenere questo sostegno economico.

Monete e casetta di legno sul fondo, sagome di famiglia in primo piano
Assegno di Inclusione bloccato per queste famiglie: da questo mese non riceveranno più l’accredito – vegmotors.it

In questi sono inclusi il reddito posseduto ma anche la composizione del nucleo familiare. Eppure, già da questo mese molte persone potrebbero vedersi negato l’accredito dell’Assegno di Inclusione per via di una novità importante che riguarda proprio i requisiti.

Assegno di Inclusione bloccato per queste famiglie

C’è un nuovo requisito da rispettare, se così si può dire, per poter continuare ad ottenere l’Assegno di Inclusione. Infatti rischiano di perdere il beneficio molte famiglie a causa dei loro figli. È stata approvata una novità che cambia tutto.

Mano di ragazzi sui libri che leggono
Assegno di Inclusione bloccato per queste famiglie – vegmotors.it

Infatti, non solo continueranno ad essere presi in considerazione, per ottenere l’Assegno di Inclusione, i limiti ISEE o reddituali e la composizione del nucleo (deve esserci almeno un minore, oppure un over 60, o ancora persone invalide, in carico ai servizi sociali o con carichi di cura familiari). Un nuovo aspetto che verrà considerato è l’obbligo scolastico del figlio minore.

Infatti, questa diventa una nuova condizione vincolante nel senso che, se il figlio minorenne non va più a scuola, l’Assegno di Inclusione può essere revocato. Infatti, la frequenza scolastica è considerata un elemento di partecipazione attiva alla vita sociale e comunitaria quindi diventa indispensabile per l’erogazione del sussidio. Questo obbligo era già previsto ma mancava il relativo decreto attuativo.

A partire dal 3 giugno 2025, se i figli minorenni non frequentano regolarmente la scuola dell’obbligo, l’Assegno di Inclusione non verrà più erogato. Dunque, le famiglie devono trasmettere all’INPS la documentazione che attesti la regolare frequenza scolastica dei figli in età d’obbligo. Se mancasse l’adempimento, il sussidio sarà prima sospeso e poi, se perdurasse l’inadempienza, verrà revocato in modo definitivo.

Ricordiamo che l’istruzione obbligatoria dura 10 anni, a partire da 6 fino ai 16 anni d’età. Chi ha figli in età scolastica obbligatoria deve quindi prestare particolare attenzione. Quindi, avverrà la verifica dell’adempimento dell’obbligo scolastico con l’accertamento del Patto di Inclusione Sociale, a cura dei servizi sociali. Se non risultassero informazioni, saranno questi a richiedere documentazione comprovante la frequenza scolastica del minore.

Gestione cookie