Attenzione alla nuova truffa, ti inviano un messaggio e in pochi secondi ti rubano il numero: come proteggersi

Sta circolando una nuova insidiosa truffa telefonica che, con estrema rapidità, sta colpendo un numero crescente di persone.

Basta ricevere un semplice squillo o un breve messaggio per cadere nel meccanismo ingannevole che consente ai truffatori di impossessarsi del numero di telefono della vittima, clonarlo e utilizzarlo per fini illeciti o per attivare servizi a pagamento non richiesti. L’operazione inizia spesso con un’apparente banalità, come una richiesta del tipo “Mi fai uno squillo?”, che in realtà nasconde un sistema ben più complesso e perfezionato nel tempo.

mano di una persona che tiene un cellulare in mano e riceve messaggi con un segnale di pericolo a sinistra
Attenzione alla nuova truffa, ti inviano un messaggio e in pochi secondi ti rubano il numero: come proteggersi – vegmotors.it

Alla base di questo inganno c’è un metodo che permette di camuffare l’identità reale del chiamante, facendo comparire numeri fidati o riconoscibili sullo schermo del telefono. Un’illusione difficile da smascherare, che consente ai truffatori di aggirare le difese dell’utente e trarlo in inganno con estrema facilità.

Come funziona la truffa dello spoofing e dello squillo lampo


La truffa si basa su una mossa psicologica semplice ma efficace: ricevi un solo squillo o un messaggio con la richiesta di richiamare (“Mi fai uno squillo?”). La tecnica, chiamata Wangiri – dal giapponese “uno squillo e via” – sfrutta la curiosità della vittima, che richiama senza sospettare nulla. In quel momento si attiva il raggiro: si viene collegati a numeri a tariffazione speciale, spesso internazionali, con addebiti anche molto elevati.

donna che guarda sospettosa il suo cellulare
Come funziona la truffa dello spoofing e dello squillo lampo – vegmotors.t

Un altro livello della truffa è lo spoofing, ovvero la falsificazione del numero che appare sul display. Il truffatore può far sembrare che chi chiama sia un contatto fidato, come un familiare o la propria banca. In questo modo, l’utente abbassa la guardia e può essere indotto a fornire informazioni personali o attivare servizi indesiderati.

Il rischio maggiore è il SIM swapping, ovvero il trasferimento fraudolento del numero su una nuova scheda SIM. Una volta ottenuto il controllo, il malintenzionato può ricevere codici di accesso, accedere agli account e persino inviare messaggi a nome della vittima. Un attacco rapido, difficile da intercettare e potenzialmente devastante.

Come funziona la truffa dello spoofing e dello squillo lampo


Questa truffa si basa su un meccanismo ingannevole ma molto efficace. Tutto parte da un singolo squillo o da un messaggio apparentemente innocuo, come “Mi fai uno squillo?”. La tecnica, conosciuta come Wangiri, sfrutta la curiosità della vittima: appena si richiama, si viene connessi a numeri a tariffazione speciale, spesso internazionali, con costi elevati.

Ma c’è un rischio ancora più serio: grazie allo spoofing, i truffatori riescono a far comparire sul display numeri familiari o ufficiali, come quello della banca o di un contatto personale. Questo stratagemma induce la vittima ad abbassare la guardia, favorendo la condivisione di informazioni sensibili.

In alcuni casi, il raggiro culmina con il SIM swapping, ovvero il trasferimento del numero a una nuova scheda SIM controllata dal truffatore. Ciò consente l’accesso a conti bancari, social e email. Un sistema rapido e sofisticato che può causare gravi danni economici e violazioni della privacy.

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