In estate hai meno fame? La colpa non è del caldo: ecco qual è il vero motivo

Perché sotto il solleone l’appetito spesso viene meno? Non è solo una questione di temperatura, ma di ciò che accade nel nostro cervello (e nell’intestino).

Capita a molti di noi: arriva l’estate, le giornate si allungano, il sole splende… e, curiosamente, l’appetito scompare. All’improvviso, il piatto di pasta che adoravamo fino al giorno prima ci sembra “troppo”, il pensiero di cucinare tra i vapori dei fornelli è a dir poco fastidioso, e ci ritroviamo a desiderare solo insalate, frutta fresca o magari una gelida granita. Ma è davvero il caldo il responsabile di questa fame che evapora? Non proprio. Ed è la scienza a dimostrarlo.

tavola apparecchiata frutta
In estate hai meno fame? La colpa non è del caldo: ecco qual è il vero motivo. (Vegmotors.it)

L’inidiziato numero uno, il caldo afoso, in realtà è solo un comprimario della perdita estiva di appetito. La scienza suggerisce che dietro il calo della fame di questa stagione si nasconde qualcosa di molto più suggestivo e affascinante: la luce. O meglio, l’aumento delle ore di luce a cui siamo esposti nei mesi estivi. Quando il nostro corpo percepisce più luce, si innescano cambiamenti neurochimici che influenzano direttamente i nostri segnali di fame e sazietà.

La serotonina, il cervello e la sazietà “stagionale” dalla A alla Z

Uno degli attori principali di questo cambiamento è la serotonina, un neurotrasmettitore noto anche come “l’ormone del buonumore”. Durante i mesi estivi, grazie alla maggiore esposizione alla luce solare, i livelli di serotonina tendono ad aumentare naturalmente. Ma cosa c’entra tutto questo con l’appetito? Molto più di quanto immaginiate.

mano donna mela
La serotonina, il cervello e la sazietà “stagionale” dalla A alla Z. (Vegmotors.it)

La serotonina ha un effetto diretto sull’ipotalamo, la zona del cervello che regola la fame. Quando i suoi livelli aumentano, si amplifica il senso di sazietà e, di conseguenza, si riduce l’interesse verso il cibo. In pratica: ci sentiamo più felice, più appagati… e meno affamati. In realtà, questo meccanismo non è solo cerebrale. Il 90% della serotonina viene prodotto nell’intestino, che reagisce anch’esso agli stimoli luminosi e alla stagionalità.

Curiosamente, lo stesso meccanismo funziona al contrario nei mesi invernali: meno luce, meno serotonina, più fame. È anche uno dei motivi per cui d’inverno si ha più voglia di carboidrati complessi e “comfort food”, con buona pace della “linea”. Morale della favola: non è solo colpa del caldo se in estate ci dimentichiamo quasi di mangiare. È il nostro sistema nervoso, influenzato dalla luce, che ci sta dicendo di rallentare, goderci la stagione e alleggerire la dieta. In fondo, niente male come strategia evolutiva per affrontare l’estate con più leggerezza, dentro e fuori…

Gestione cookie