Addio tassa di successione: ecco come puoi evitare di pagarla (legalmente)

A molti può sembrare difficile da credere, ma è davvero possibile non pagare la tassa di successione senza incorrere in problemi con la legge.

Pagare le varie imposte rappresenta un dovere per ogni cittadino, questo lo sappiamo tutti, anche se far fronte a ognuna di queste può finire per mettere in difficoltà non poche persone, già alle prese con tanti conti da pagare e aumenti che riguardano quasi ogni ambito. Alcune di queste sono però decisamente odiate, come è il caso della tassa di successione, ritenuta da molti una sorta di ingiustizia, visto che è dovuta quando si ha la possibilità di ricevere l’eredità da parte di un familiare.

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Non pagare la tassa di successione è possibile – Vegmotors.it

Troppo spesso l’importo richiesto è tutt’altro che indifferente, specialmente se il patrimonio è elevato, anche se esiste comunque la possibilità di sentirsi esenti da questa cifra, anche se non tutti potrebbero saperlo. Questo è possibile se si registrano alcune determinate condizioni, in modo assolutamente legale, quindi senza il rischio di incorrere in problemi con la legge.

Come non pagare la tassa di successione: il “trucco” da usare

Evitare di non pagare un importo che sarebbe obbligatorio fa pensare a qualcosa di irregolare o al massimo a qualcosa di cui possono godere solo pochi fortunati. In casi simili si pensa siano previsti escamotage davvero particolari, che rendono quasi inutile poter sfruttare questa agevolazione. Nel caso della tassa di successione, quella prevista quando si riceve un’eredità, è invece davvero possibile avere questo vantaggio, anche se forse non tutti potrebbero sapere come fare.

Il primo aspetto che è bene sapere riguarda un principio normativo che può essere noto a pochi, ma che interessa a tutti, in modo tale da sapere come regolarsi quando si sarà nominati eredi. Non è infatti prevista alcuna tassa di successione se l’attivo ereditario sia inferiore a 100 mila euro e non comprenda diritti o beni immobiliari.

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Il valore dell’eredità può impedire di pagare la tassa di successione – Vegmotorrs

In alternativa, se si vuole ridurre l’impatto dell’imposta si dovrebbe agire in anticipo, ovvero quando la persona a cui si è legati è ancora in vita. Si può agire optando per la donazione, riservandosi l’usufrutto, non si sarà quindi più proprietari dell’immobile, ma lo si potrà continuare a utilizzare, quindi ad abitarci per il resto della propria vita o godendo degli eventuali frutti che produce (ad esempio, concedendolo in affitto).

Si tratta di un modo di agire che sta diventando sempre più diffuso proprio perchè in tanti ne hanno compreso gli aspetti positivi. Nel momento in cui avverrà il decesso di quello che in gergo viene denominato “de cuius” si dovrà comunque calcolare l’imposta di successione, ma sulla base del valore della nuda proprietà e non su quello totale dell’immobile.

In alternativa, è possibile stipulare una polizza vita con una società assicurativa, altra operazione che può essere messa in atto proprio per agevolare gli eredi. In casi simili l’assicurato sarà chiamato a versare una cifra stabilita paga una certa somma di denaro nel tempo all’assicurazione, in cambio della corresponsione di una somma di denaro ai soggetti indicati, nel caso di morte dell’assicurato. La cifra che si potrà riscuotere alla morte non rientra tra i beni che rientrano nella successione, per questo non contribuirà al calcolo della tassa.

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Muoversi prima del decesso può essere un vantaggio – Vegmotors.it

Ci sono poi anche altri titoli che possono essere acquistati e che non rientrano tra i beni esenti dall’imposta di successione, così da permettere agli eredi di ottenere un’occasione di risparmio. In questa categoria rientrano titoli di debito pubblico, titoli di Stato italiani, titoli di stato emessi dai Paesi dell’Unione Europea, buoni del tesoro, titoli emessi da organismi internazionali, come la Banca Europea e titoli di risparmio postale.

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