Cambia il calendario scolastico: si andrà avanti fino a fine giugno

A sorpresa il calendario scolastico potrebbe cambiare e prevedere la conclusione dell’anno a fine giugno, ecco cosa può accadere.

Gli impegni sui banchi possono essere davvero impegnativi a ogni età, per questo diventa quasi inevitabile desiderare di poter godere del meritato riposo, lungo come non accadrà mai nel corso di una vita di una persona. Tutto questo può però provocare qualche disagio di troppo alle famiglie, in modo particolare a chi non ha la possibilità di avere i nonni vicino e di affidare loro i bambini quando i genitori sono al lavoro.

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Ora può cambiare il calendario scolastico – Vegmotors.it

In casi simili si arriva così a sfruttare alcuni servizi utili, quali l’oratorio, che non dura però generalmente più di un mese, lasciando così e famiglie in balia di trovare un’altra soluzione. Tanti si avvalgono così dei vari centri estivi disponibili sul territorio, grazie a cui è possibile anche fare nuove conoscenze, ma che hanno spesso un costo non indifferente e non accessibile per tutti. Nasce anche per compensare questo problema l’idea di cambiare il calendario scolastico, ipotesi che potrebbe essere accolta con favore da molti.

Il calendario scolastico non sarà più come prima: ecco perché

Tutti noi abbiamo sempre guardato con favore chi può usufruire dei vantaggi derivati dall’attuale calendario scolastico, in vigore ormai da decenni, a causa dei tre mesi di vacanza di cui si può godere. Ad avere questo beneficio sono certamente gli studenti di tutte le età (il periodo può essere leggermente ridotto solo se si devono affrontare gli esami), ma anche gli insegnanti.

Ben diverso è invece il parere dei genitori, che si trovano ad arrabbattarsi ogni anno su come gestire i figli, specialmente se sono piccoli e non è possibile lasciarli a casa da soli. Negli ultimi anni tanti sfruttano i centri estivi, compresi quelli organizzati in altre zone del nostro Paese, pensando che questa possa essere un’esperienza di divertimento, ma anche formativa e utile a fare nuove conoscenze. Non si tratta però di servizi gratuiti, ci sono famiglie che arrivano addirittura a chiedere prestiti a banche o finanziarie pur di farcela, consapevoli di non avere alternative.

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Le abitudini degli studenti potrebbero cambiare – Vegmotors.it

Non è detto però che la situazione sia destinata a restare così ancora a lungo, l‘Emilia Romagna sembra infatti pronta a modificare il calendario scolastico a breve, facendo magari da apripista, con la possibilità che anche altre regioni possano fare altrettanto. L’idea a cui si sta lavorando, destinata a scardinare le abitudini di molti, sarebbe quella di protrarre l’anno scolastico fino a fine giugno, quindi qualche settimana in più rispetto a quanto sta accadendo finora, ma compensando con una pausa più lunga, che dovrebbe durare circa due settimane, a febbraio. Chi teme che questo possa comportare una maggiore fatica negli allievi può stare tranquilla, la durata resterebbe inalterata, ma semplicemente diluendo le lezioni in una modalità differente.

Pur trattandosi di qualcosa di nuovo per l’Italia, ci sono Paesi come Francia, Germania e Spagna che agiscono in una maniera simile, spezzettando il calendario scolastico, pensando che questo possa ridurre le possibilità di andare incontro a un burnout per molti ragazzi. Tanti, infatti, finiscono per arrivare a primavera inoltrata ormai stremati a livello fisico e mentale, cosa che può comportare anche un calo nel rendimento, mentre riposare un po’ prima potrebbe facilitare la situazione.

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Una ridistribuzione del calendario scolastico può aiutare famiglie e studenti – Vegmotors.it

Come è facile immaginare, l’ipotesi ha al momento generato reazioni contrastanti, alcuni genitori sono favorevoli perché ritengono che una ridistribuzione del calendario possa essere utile a venire incontro alle esigenze di molti. C’è chi però è dubbioso, convinto che i problemi organizzativi possano esserci solo in altri periodi rispetto all’estate. Non ci sono comunque alcune certezze, ma potrebbe esserci una sperimentazione per alcuni istituti della zona già a settembre, se tutto andasse per il meglio altri potrebbero agire allo stesso modo.

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