Se l’acqua della tua piscina ha cambiato colore, potrebbe esserci qualche problema legato al sistema di filtrazione o alla manutenzione.
Spesso, infatti, le cause non sono complicate e si possono risolvere con pochi accorgimenti. Il filtro, che ha il compito di mantenere l’acqua pulita e trasparente, può perdere efficacia se non viene curato correttamente, influendo così sulla qualità dell’acqua. Con qualche semplice controllo e un po’ di manutenzione, si può spesso migliorare la situazione senza ricorrere a interventi troppo complessi.

Quali sono le soluzioni pratiche e consigli utili per affrontare il problema dell’acqua colorata in piscina?
Perché l’acqua cambia colore? Le cause più comuni
Un filtro sporco è spesso la causa principale dei cambiamenti di colore nell’acqua della piscina. Quando il filtro è intasato o non funziona correttamente, non riesce a rimuovere efficacemente impurità, batteri e particelle sospese, causando torbidità o colorazioni anomale. Le cause più frequenti di acqua torbida o colorata includono:
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Accumulo di calcare: Se l’acqua presenta particelle bianche o lattiginose, potrebbe trattarsi di precipitazione di carbonato di calcio, spesso dovuta a un pH troppo alto o a un’elevata concentrazione di calcio nell’acqua.
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Presenza di alghe: L’acqua verde o marrone può indicare la proliferazione di alghe, spesso favorita da una scarsa igiene, alta temperatura dell’acqua o un sistema di filtrazione inefficiente.

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Sostanze organiche in decomposizione: Detriti come foglie o detriti animali possono decomporsi nell’acqua, alterandone il colore e la limpidezza.
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Acqua di riempimento di scarsa qualità: L’uso di acqua ricca di ferro o manganese può causare colorazioni marroni o verdi dopo il trattamento con cloro.
Come pulire il filtro della piscina: una guida pratica
Mantenere il filtro della piscina pulito è una delle operazioni più importanti per assicurare che l’acqua resti limpida e sicura. Prima di tutto, è fondamentale spegnere la pompa per evitare qualsiasi rischio durante la manutenzione. A questo punto, a seconda del tipo di filtro che hai — che sia a sabbia, a cartuccia o a diatomee — dovrai rimuoverlo con cura, seguendo le indicazioni del produttore per non danneggiarlo.
Nel caso del filtro a sabbia, la procedura più efficace è il controlavaggio: si tratta di un risciacquo in senso inverso che permette di eliminare le impurità accumulate al suo interno. È importante poi sciacquarlo bene per eliminare qualsiasi residuo di sabbia che potrebbe compromettere il funzionamento. Se invece hai un filtro a cartuccia, la pulizia richiede un approccio più delicato: è consigliabile utilizzare un getto d’acqua a bassa pressione per rimuovere sporco e detriti senza danneggiare la struttura interna. Meglio evitare strumenti troppo potenti come idropulitrici, che potrebbero compromettere la cartuccia e ridurne la durata.
Dopo aver pulito il filtro, è sempre buona norma ispezionarlo attentamente: se noti che è usurato, rotto o danneggiato, è il momento di sostituirlo con un ricambio nuovo, così da mantenere l’efficienza del sistema di filtrazione. Una volta terminata la pulizia o la sostituzione, rimonta tutto con attenzione, riaccendi la pompa e verifica che il filtro funzioni correttamente.