Le sue acque sono cristalline e la sua sabbia bianchissima, ma questa spiaggia merita la bandiera nera: il motivo è sconcertante

Le sue acque sono cristalline e la sabbia bianchissima, un vero spettacolo per gli occhi: dove è possibile ammirare questo spettacolo.

Una spiaggia che, a prima vista, sembrerebbe meritare ogni riconoscimento possibile per bellezza e qualità ambientale. Eppure, qualcosa di inatteso ha ribaltato ogni giudizio: su questo angolo di paradiso sventola ora una bandiera nera.

una bellissima piaggia con una bandiera nera
Le sue acque sono cristalline e la sua sabbia bianchissima, ma questa spiaggia merita la bandiera nera: il motivo è sconcertante – vegmotors.it

Non si tratta di un semplice simbolo, ma di un segnale d’allerta rivolto a chiunque si avvicini a queste rive. Le ragioni dietro questa decisione sono sorprendenti e spesso sottovalutate dai tanti turisti che arrivano attratti dalle immagini perfette di questo luogo.

Correnti traditrici e subdoli fondali

Ci troviamo a Fraser Island — oggi chiamata K’gari — al largo della costa del Queensland, in Australia. Una delle isole di sabbia più grandi al mondo, famosa per il suo mare turchese e le spiagge da sogno. Ma dietro questa bellezza si cela un pericolo spesso sottovalutato: le sue acque ospitano forti correnti di risacca e fondali ingannevoli.

In questo tratto di costa, colonie di sabbia e sassi creano dislivelli improvvisi. L’onda può apparire dolce e calma, ma sotto la superficie agiscono potenti correnti che possono trascinare chiunque al largo. È proprio questo inganno che trasforma un “mare calmo” in un campo minato sommergibile. Le riptide di Fraser Island sono tristemente note: numerosi bagnanti, anche esperti, hanno rischiato di annegare.

acque cristalline
Correnti traditrici e subdoli fondali – vegmotors.it

Le testimonianze riportate da Supereva confermano che perfino nuotatori professionisti si sono trovati in seria difficoltà. Durante l’autunno e l’inverno, la forza delle correnti aumenta ulteriormente, rendendo ogni tuffo ancora più rischioso.

Il fondale, poi, è in continuo mutamento: banchi di sabbia mobili e pendenze improvvise complicano ulteriormente la situazione. Nonostante la presenza di cartelli di pericolo, molti turisti attratti dalle immagini da cartolina ignorano gli avvertimenti. È così che un paesaggio paradisiaco può tradire anche i più prudenti.

Fauna nascosta e rischi sottomarini

Ma le insidie non finiscono con l’ignoto sottomarino: agli occhi attenti spunta una ricca fauna pericolosa, spesso invisibile al turista distratto. Supereva segnala la presenza di meduse urticanti stagionali, capaci di provocare gravi reazioni allergiche e punture molto dolorose. A queste si aggiungono pesci con tossine cutanee e la potenziale presenza di squali, attratti dalle correnti ricche di nutrienti tra le maree.

Non sempre basta restare a riva per sentirsi al sicuro: il rischio è ovunque. I problemi si estendono anche alla sabbia stessa: frequenti sono i ritrovamenti di scorpioni e piccoli serpenti – creature che approfittano della tranquillità del luogo quando il turismo rallenta. Non meno temibili sono i dingo e altri animali selvatici che si avvicinano al litorale, attirati dai resti lasciati dai bagnanti.

Durante le ore più calde della giornata, questi animali tendono a rifugiarsi tra la vegetazione costiera, ma al tramonto non è raro avvistarli nei pressi delle aree attrezzate. Anche insetti e parassiti rappresentano una minaccia concreta, con casi di punture e infezioni riportati in più occasioni dai visitatori meno prudenti.

Questa fauna, combinata alle correnti marine e a condizioni ambientali in continua evoluzione, rende la spiaggia un ecosistema assai ingannevole: bello e letale allo stesso tempo.

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