Addio alle spugne di plastica: una nuova alternativa sta conquistando sempre più le persone che sono più attente all’ambiente.
Le spugne di plastica sono pronte ad essere esse da parte. Sono oggetti che tutti noi abbiamo sempre utilizzato in cucina, ma hanno anche un impatto significativo sull’ambiente. I materiali utilizzati per crearli sono sintetici come, può essere il poliuretano. Inoltre, contribuiscono anche al rilascio di microplastiche negli scarichi.

Nonostante il loro basso costo e la facilità d’uso, queste spugne presentano numerosi svantaggi ambientali e igienici. Inoltre, le spugne, restando costantemente umide, diventano un ambiente ideale per la proliferazione di batteri. Per questo motivo, andrebbero cambiate ogni dieci giorni ed igienizzate costantemente. Negli ultimi anni, però, molte persone le stanno sostituendo con una nuova alternativa che cerca di portare ad un cambiamento concreto verso una cucina più sostenibile. Sostituire la spugna da cucina è un piccolo gesto, ma può fare una grande differenza.
Addio alle spugne della cucina: ecco qual è l’alternativa ecologica alle spugne
Le persone stanno scegliendo sempre di più di gettare nella spazzatura le spugne per la cucina fatte di plastica. Spesso e volentieri possono rilasciare minuscole particelle di plastica – le cosiddette microplastiche – che finiscono anche nei mari. Al posto di questi oggetti vengono utilizzate le spazzole da cucina in bambù, che rappresentano un’alternativa sostenibile, naturale e igienica alle spugne tradizionali.

Sono costituite da un manico in bambù, un materiale ecologico, resistente e naturalmente antibatterico e da setole di origine vegetale. Queste spazzole sono progettate per lavare piatti, pentole e superfici della cucina. Alcune hanno una forma ergonomica con impugnatura, altre sono piccole e compatte per una presa più diretta. Ne esistono anche versioni con testine intercambiabili, che permettono di sostituire solo la parte consumata, riducendo ulteriormente gli sprechi.
Il bambù è una delle piante più sostenibili al mondo. Cresce velocemente e richiede pochissima acqua. Inoltre, sia il bambù sia le setole naturali sono biodegradabili, quindi una volta che non serve più possono essere smaltite nell’organico. Hanno anche maggiore igiene, ovvero si asciugano più rapidamente e trattengono meno umidità. Questo rende più difficile la proliferazione dei batteri.
Le spazzole in bambù resistono meglio all’usura e durano molto più a lungo rispetto alle spugne tradizionali. Una spazzola può durare anche diversi mesi, mentre una spugna spesso va sostituita dopo pochi giorni. Inoltre, se ben curata può durare a lungo e rimanere igienica. È importante, per questo motivo, risciacquarla bene dopo ogni utilizzo per rimuovere residui di cibo e detergente.
È altresì importante anche farla asciugare completamente. Si dovrà appoggiare con le setole rivolte verso il basso. Cerca, però, di evitare l’immersione prolungata in acqua, per non danneggiare il manico in bambù. Inoltre, potrebbe avere delle testine intercambiabili, che è possibile sostituirle quando le setole si consumano o perdono efficacia.
Scegliere, quindi, strumenti ecologici per la pulizia è un passo concreto verso un futuro più pulito, sano e rispettoso del nostro pianeta.