La riforma tanto attesa finalmente è realtà: torna la pensione a 57 anni per le donne e 62 per gli uomini. Vediamo da quando diremo addio alla legge Fornero.
La maggior parte dei lavoratori attende questo momento dal 2012, da quando, cioè, è entrata in vigore le legge Fornero la quale ha stabilito che, per poter lasciare il lavoro, non basta avere solo un tot anni di contributi ma occorre anche aver raggiunto una determinata età.

Attualmente, infatti, come tutti ben sappiamo, per accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria bisogna avere spento almeno 67 candeline sulla torta di compleanno e, come minimo, bisogna aver maturato 20 anni di contributi. La situazione, tuttavia, potrebbe ulteriormente peggiorare.
Infatti se la legge Fornero non verrà abolita, dal 2027 l’età pensionabile aumenterà ulteriormente passando da 67 anni a 67 anni e 3 mesi in quanto, tale legge, prevede che ogni due anni l’età per andare in pensione aumenti se, nel frattempo, è cresciuta l’aspettativa di vita media. Va da sé, quindi, che è stata accolta con enorme entusiasmo la notizia del ritorno della pensione a 57 anni per le donne e 62 per gli uomini. Ma da quando potremo dire addio per sempre alla legge dell’ex ministro Fornero?
Addio legge Fornero: ecco da quando andremo in pensione a 57 anni
Per i nostri nonni era la normalità lasciare il lavoro prima dei 60 anni. Per noi sembra essere un traguardo irraggiungibile. Nella migliore delle ipotesi riusciamo a lasciare l’ufficio intorno ai 60 ma solo se abbiamo maturato oltre 41 anni di lavoro. Tutto questo quanto durerà ancora?

Per il momento la legge Fornero non verrà abolita anche se il Governo di Giorgia Meloni è impegnato a trovare una soluzione alternativa che promuova la flessibilità in uscita senza, tuttavia, far crollare le casse dell’Inps già parecchio messe alla prova. Si parla di Quota 89: in pensione a 64 anni con 25 di contributi. Qualcuno, invece, ipotizza una Quota 41 per tutti ma con qualche penalizzazione sull’assegno.
Per ora solo ipotesi comunque: non vi è ancora nulla di certo. Quello che è certo, invece, è che in Colombia è stata approvata la pensione a 57 anni per le donne e a 62 per gli uomini: la riforma entrerà in vigore già a partire dall’1 luglio 2025. Un’ottima notizia per milioni di lavoratori. Una politica che punta anche a incentivare l’occupazione giovanile.
Ricordiamo, infatti, che continuare ad aumentare l’età di uscita non fa altro che penalizzare il ricambio generazionale e contribuisce a far salire il numero di giovani che non riescono a trovare un’occupazione stabile. La Colombia, in tal senso, è un esempio ammirevole anche se un’età pensionabile così bassa per l’Italia non è possibile. Il crollo delle nascite e l’aumento della durata media della vita costringerebbero l’Inps ad erogare assegni per un numero di anni troppo elevato senza avere le risorse necessarie.