Novità in arrivo sulle tasse, saranno al 5%, e finalmente vivremo in pace: ecco cosa prevede questa vera e propria rivoluzione nel mondo fiscale.
Pagare le tasse è un obbligo che tutti noi contribuenti abbiamo, anche se è una cosa di cui faremmo a meno. La buona notizia è che finalmente vivremo in pace dato che assisteremo ad una vera e propria rivoluzione nel mondo fiscale.

Questo cambiamento che avverrà sul fronte delle tasse è davvero interessante e positivo per i cittadini, o almeno per una parte di questi. Infatti, in molti dovranno pagare le tasse solo al 5%.
Tasse al 5%: per chi e cosa cambia
Nella prossima legge di Bilancio sarà inserita una nuova misura che rivoluzionerà il mondo fiscale: la flat tax del 5%. Questa si riferirà ai giovani under 30 che hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato e un reddito annuo fino a 40.000 euro. Avrebbero questa tassazione ridotta per 5 anni. Ben 2 anni di tasse al 5% anche per i lavoratori che rientrano dall’estero fino a 36 anni su redditi fino a 100.000 euro.

Per loro, il beneficio potrebbe essere esteso per 5 anni se entro 12 mesi al rientro in Italia il lavoratore acquista una casa da adibire ad abitazione principale. In caso di figli minori, nascite e adozioni durante la validità del beneficio, inoltre, la flat tax scende al 3%. In generale, le tasse al 5% potrebbero comportare un risparmio del 18% sulle imposte da versare, e un incremento degli stipendi nel corso dell’anno.
Inoltre, allo sgravio si aggiungerebbero anche delle agevolazioni per l’impresa che li assume, contrastando così la disoccupazione. Queste riceverebbero un esonero contributivo del 50% (fino a 3.000 euro l’anno). Per chi aumenta l’occupazione stabile, inoltre, è riconosciuta una deduzione maggiorata al 140% sul costo del lavoro incrementale.
Dunque le imprese dovrebbero assumere dipendenti per aumentarne il numero rispetto all’anno precedente e la maggiorazione sarebbe riconosciuta solo per i nuovi dipendenti. Questa misura è stata prevista proprio per evitare che i giovani fuggano fuori dall’Italia dopo aver acquisito la formazione necessaria. Infatti, c’è un dato preoccupante su questa situazione, poiché 21.000 laureati tra i 25 e i 34 anni sono partiti dall’Italia in un anno perché all’estero trovano condizioni lavorative e fiscali migliori.
Quindi la strategia per farli rimanere è proprio una tassa al 5%, per alleggerire le loro imposte e aumentare gli stipendi. La flat tax al 5% potrebbe essere attuata in via sperimentale per il biennio 2026/2027 con il duplice obiettivo di ridurre la pressione fiscale sui giovani lavoratori e ridurre il costo del lavoro per le imprese. Il tutto accompagnato anche da incentivi per chi rientra dall’estero.