È in arrivo un importante cambiamento per il bollo auto, deciso dal Consiglio dei Ministri, ecco cosa cambia ora per gli automobilisti.
Essere in dovere con i vari conti da pagare rappresenta un dovere per ogni cittadino, anche se questo può spesso comportare sacrifici non da poco per ogni contribuente. Tra gli obblighi a cui non ci si può sottrarre c’è il bollo auto, ritenuto da molti un’ingiustizia perché legato al possesso di una vettura, per cui in genere è stato necessario mettere un’apposita somma da parte o rinunciare a qualcosa pur di gestire le rate.

Non solo, a differenza dell’assicurazione, che può essere modulata sulla base del reale utilizzo della vettura, in questo caso l’importo risulta essere dovuto anche se si dovesse tenere il mezzo per mesi fermo in garage. Chi auspicava un cambiamento di rotta a breve dovrà riscontrarlo davvero, anche se con ogni probabilità la decisione presa dal Consiglio dei Ministri sarà diversa da quanto molti si sarebbero aspettati.
Il bollo auto non sarà più come prima: ecco cosa cambia
È ovviamente necessario essere a conoscenza di ogni modifica normativa che può essere introdotta se questa riguarda qualcosa che ci coinvolge direttamente. E il bollo auto, viste le tante persone che hanno un’auto o comunque un veicolo di proprietà, non può che rientrare tra queste.
A ufficializzare un cambiamento importante a riguardo, che diventerà effettivo dal 2026, è il Consiglio dei Ministri, con il 17esimo decreto attuativo della riforma fiscale, trasformandolo in un vero tributo territoriale. Dal prossimo anno sarà quindi compito delle Regioni stabilire cosa accadrà ed eventuali cambiamenti, con la garanzia che tutti gli importi versati possano finire nelle casse regionali.

C’è però un altro cambiamento che è stato deciso e che potrebbe non piacere a molti, non sarà più possibile pagare quanto previsto a rate, ma esclusivamente in un’unica soluzione. Si tratta di una scelta che potrebbe mettere in difficoltà alcune persone, ma che permette agli enti interessati di gestire come meglio preferiscono il ricavato, salvo eventuali accordi che potranno essere presi in itinere.
Altre novità riguardano la data di scadenza del bollo auto, che sarà stabilita sulla base di quella in cui è stata effettuata l’immatricolazione (vale per quelli immatricolati nel 2026). Per i mezzi i veicoli immatricolati prima del 1° gennaio 2026 rimarranno invece invariate le scadenze già previste, salvo eventuali interventi decisi dalle Regioni di residenza. È bene inoltre ricordare che l’obbligo di pagamento dell’imposta ci sarà anche per le vetture che sono sottoposte a fermo amministrativo, cosa che invece finora non è avvenuta. Eventuali agevolazioni predisposte per i cittadini potranno essere vagliate solo dalle Regioni, che ne avranno la competenza.