Un rimborso per le spese dei figli da 350 euro che non riguarda le detrazioni del modello 730. Chi può ottenerlo?
Sono tante le spese che si affrontano da genitore per i figli. Importi elevanti per garantire il loro benessere, l’istruzione, la socializzazione. I costi variano ogni mese e possono dipendere da tanti fattori. In alcuni casi, per fortuna, è possibile recuperare parte delle spese tramite Bonus, detrazioni, voucher.

Il modo più comune che i genitori conoscono per recuperare parte delle spese sostenute per i figli è la dichiarazione dei redditi. Qui si possono ottenere detrazioni per le attività sportive, le spese scolastiche, l’iscrizione a corsi di lingua o musicali. Ogni anno proprio in questo periodo si raccolgono tutte le ricevute dei pagamenti tracciabili e si compila il modello 730 o Redditi per ottenere un rimborso del 19% sulle spese ammesse,
Per le famiglie, poi, altre occasioni di risparmio sono legate ai Bonus attivati dal Governo come il Bonus nuovi nati, il Bonus asilo nido o i fringe benefit aumentati a 2 mila euro per chi ha figli. Lo Stato non è l’unito ad erogare aiuti per i genitori. Anche Regioni e Comuni attivano misure come i Bonus per l’acquisto dei testi scolastici e quelli per i centri estivi o i servizi di conciliazione.
Bando voucher per i figli fino a 350 euro
Le famiglie residenti nei Comuni della provincia di Monza e Brianza possono richiedere un voucher per il rimborso delle spese sostenute per i servizi di conciliazione dal 25 agosto al 5 settembre 2025. La domanda si potrà presentare dal 25 agosto al 14 settembre 2025 per recuperare il 50% delle spese fino ad un massimo di 350 euro a figlio.

Questo Bonus vuole essere uno strumento a sostegno della compatibilità tra tempi di lavoro e cura dei minori. La finalità principale del contributo è il sostegno alla famiglia in un’ottica di conciliazione per interventi socio assistenziali ed educativi, per il miglioramento della qualità di vita familiare e lavorativa e per promuovere l’accesso ai servizi a sostegno della genitorialità che conciliano lavoro e famiglia.
A fare domanda sono i genitori di bimbi residenti in uno dei Comuni della Provincia di età compresa tra 3 mesi e 11 anni compiuti. Se il nucleo ha due genitori il contributo potrà essere richiesto solo se entrambi sono lavoratori impiegati al momento della domanda e per tutta la durata del beneficio. Se il nucleo è monogenitoriale può fare domanda il genitore che convive con il figlio e ne è responsabile. Le spese ammesse sono quelle sostenute per le attività rieducative, di animazione, sportive, laboratoriali organizzate da enti pubblici, cooperative sociali, soggetti privati, ETS.