Anche un grande marchio legato alle due ruote deve fare i conti con una maxi multa davvero complessa da pagare.
In questi anni la situazione per le grandi aziende legate al mondo dei motori si sono fatte sempre più complicate. Le istituzioni stanno causando una serie di cambi di programma che metterebbero davvero in crisi chiunque, cercando di spingere sempre di più verso quella che è una produzione di tipo elettrico.

Il problema è che al momento sono sempre di meno coloro che puntano su questi mezzi, con le auto che faticano a imporsi, ma la situazione si fa sempre più complessa nel momento in cui si parla di moto. Ecco dunque come non siano poi così rari i casi nei quali ci si deve imbattere in multe che in gran parte dei casi sono milionarie.
Lo sa molto bene anche la Harley Davidson, quella che per molti è considerata come il più prestigioso marchio motociclistico al mondo. Di recente si è trovata coinvolta in una vicenda davvero poco piacevole, con la sanzione che dovrà pagare che è davvero mostruosa e comporterà non pochi danni all’azienda.
Harley Davidson e la maxi multa: cosa è successo in Giappone
L’espansione negli anni della Harley Davidson è sotto gli occhi di tutti, tanto è vero che presenta una serie di sedi anche in Giappone, ma proprio nella terra del Sol Levante si sono levati non pochi problemi. Non bastava infatti solo il problema legato alla necessità di rimpiazzare la figura di Zeitz, CEO dimissionario, ma ora si deve fare anche i conti con la maxi multa in seguito al controllo da parte della Japan Federal Trade Commission.

Questa infatti doveva controllare che non ci fossero delle irregolarità con le concessionarie giapponesi della Harley Davidson, ma i dati non sono stati per nulla positivi. Infatti si è notato come la casa americana avesse stanziato delle quote di vendite davvero insostenibili e dunque le concessionarie si trovavano costrette ad acquistare autonomamente le moto.
Dunque, una volta che queste venivano immatricolate, rimanevano comunque ferme, il che portava anche ad andare in perdita alle volte. Dal Giappone dunque hanno emesso una multa da 1,5 milioni di dollari, poco meno di 1,3 milioni di euro, per poter fare in modo che siano risarcite tutte quelle concessionarie giapponesi costretta a dover fare i conti con richieste assurde.