Hai problemi con i tuoi vicini di casa? Se si sono messi tutti d’accordo contro di te, ti svelo un modo furbissimo ma del tutto legale per far annullare qualunque delibera.
Vivere in condominio ha molti vantaggi ma, sicuramente, ha anche qualche svantaggio di cui bisogna tenere conto. Certamente abbiamo la comodità di avere la portineria e dei vicini che, quando siamo in vacanza, possono dare un’occhiata che in casa nostra non entri nessuno.

Tuttavia non sempre i rapporti con il vicinato sono idilliaci. Anzi, a dire il vero non lo sono quasi mai. I motivi di discussione possono essere moltissimi: qualcuno potrebbe lamentarsi che il tuo cane abbaia troppo, qualcun altro potrebbe avere da ridire perché cucini con le finestre aperte ed esce odore.
Infine immancabile oggetto di liti furiose: l’ascensore. Perché mai chi vive all’ultimo piano dovrebbe pagare di più anche se non lo usa mai mentre quelli del primo piano lo usano 3 volte al giorno in media? Se tutti i vicini si sono coalizzati contro di te e ti sembra di impazzire, non ti preoccupare: c’è un modo furbissimo ma assolutamente legale per fare annullare ogni delibera.
Vicini contro di te? Ecco come fare annullare la delibera dell’assemblea condominiale
Le liti tra vicini di casa sono abbastanza frequenti, talvolta anche all’ordine del giorno. Ma cosa possiamo fare se tutti si sono coalizzati contro di noi e vogliono farci pagare un extra perché, magari, viviamo all’ultimo piano? La soluzione c’è: c’è un modo furbissimo per fare annullare le decisioni delle assemblee.

Situazione tipica: tu lavori fino alle ore 21 e, guarda caso, le assemblee le organizzano alle ore 20.30 sicuri che tu, così, non parteciperai e loro avranno gioco facile a remarti contro e decidere di farti pagare, magari, un extra oppure decidere che non potrai più tenere il tuo cane o il tuo gatto perché sono troppo rumorosi.
Benissimo: non importa se non sei andata alla riunione del condominio e non importa nemmeno se tutti hanno votato contro di te. Puoi comunque fare annullare la delibera. Come? Semplicissimo. Se tu non hai una casella di posta elettronica certificata – la classica PEC – e l’amministratore, quindi, ti ha inviato la convocazione solo tramite la tua email, tale convocazione non ha alcun valore e, dunque, l’esito della riunione, davanti ad un giudice, non conterà nulla: avrà lo stesso valore di una rimpatriata tra ex compagni di classe del Liceo.
Infatti la Corte di Cassazione ha ribadito che l’avviso di convocazione dell’assemblea condominiale è valido solo se spedito con un sistema che lasci una “traccia certa” della consegna: cioè raccomandata, posta elettronica certificata (PEC), fax o consegna a mano. Qualsiasi altro mezzo non è ritenuto idoneo e, quindi, la delibera sarà nulla.