Comprare la pensione anticipata per lasciare il mondo del lavoro, a quale prezzo? Scopriamo le ultime novità INPS.
Vuoi andare in pensione anticipata? Paga e potrai farlo. Una novità che incuriosisce i lavoratori ma prima di iniziare a fantasticare sulle giornate da pensionato meglio capire qual è il costo di questa possibilità. Bisognerà avere da parte parecchi risparmi per godersi il meritato riposo.

La pensione a 67 anni è un traguardo troppo lontano per molti lavoratori che svolgono attività pesanti fisicamente o mentalmente. C’è chi ama il suo lavoro e non vorrebbe lasciarlo e chi, al contrario, non vede l’ora di andare in pensione. Esistono gli scivoli di pensionamento anticipato ma i requisiti non sono proprio facilmente accessibili. Se la pensione di vecchiaia chiede solo 20 anni di contributi la maggior parte degli scivoli pensionistici prevede un numero molto più alto di contribuzione.
Ad esempio la pensione anticipata ordinaria vuole 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi per le donne. Opzione Donna chiede 35 anni di contributi, la pensione precoci 41 anni e l’APE Sociale 30 o 36 anni di contributi. Non tutti i lavoratori possono contare su una lunga carriera contributiva. Potrebbero rimanere ad un passo dalla pensione anticipata senza poterla raggiungere.
Comprare i contributi mancanti per la pensione anticipata: la novità INPS
I lavoratori possono effettuare la prosecuzione volontaria del versamento dei contributi se cessano o interrompono l’attività lavorativa per evitare vuoti contributivi che impediranno di andare in pensione anticipata. L’interessato dovrà pagare l’onere per accumulare contributi e maturare il diritto alla pensione. Questa possibilità è concessa agli iscritti presso un Fondo costituente la previdenza pubblica obbligatoria a condizione che soddisfino alcuni requisiti.

Il primo è aver maturato almeno 5 anni di contributi ossia 260 contributi settimanali o 60 contributi mensili oppure 3 anni di contributi nei cinque anni che precedono la data di presentazione della domanda di autorizzazione alla prosecuzione volontaria dei versamenti. Per raggiungere i citati limiti si dovrà conteggiare la contribuzione effettiva e non quella figurativa. Saranno utili, dunque, solo i contributi obbligatori, volontari e da riscatto.
Per ottenere l’autorizzazione, poi, bisognerà aver cessato o interrotto l’attività lavorativa e non essere titolari di una pensione diretta. La possibilità di comprare i contributi passa per una richiesta all’INPS tramite portale ufficiale accedendo con credenziali digitali. Una volta ottenuto il consenso si potranno pagare i contributi volontari sempre tramite sito INPS nella sezione Versamenti volontari.
I contributi minimo volontari per i dipendenti non agricoli sono pari a 4.141,74 euro. Il calcolo di un anno di contributi prevede di moltiplicare la retribuzione minima settimanale di 241,36 euro per 52 settimane. Il risultato, poi, dovrà essere moltiplicato per l’aliquota del 33%. Il minimale per i lavoratori autorizzati alla contribuzione volontaria prima del 1995 è di 3.497,88 euro perché l’aliquota era inferiore.