Se speravate nella pensione anticipata resterete profondamente delusi: non solo non si potrà smettere prima di lavorare ma, addirittura, secondo gli esperti l’età pensionabile dovrà aumentare.
In Italia, sebbene dal 2012 in avanti l’universo previdenziale sia regolato dalla legge Fornero, esistono diverse “vie di fuga” che consentono di ricevere l’assegno Inps ben prima di aver spento 67 candeline sulla torta. Il Governo di Giorgia Meloni, inoltre, sta lavorando a proposte che guardino oltre e puntino su una maggiore flessibilità in uscita.

Da mesi si discute sulla possibilità di abbassare l’età pensionabile a 64 anni con la possibilità, tuttavia, anche di restare al lavoro fino a 71-72 per chi lo volesse. Insomma al momento di certo non c’è ancora nulla ma l’obiettivo resta quello di traghettare il Paese fuori dalla legge Fornero una volta e per tutte.
Ebbene secondo gli esperti del settore tutto questo non è fattibile se non a caro prezzo: e il prezzo da pagare sarà quello di vedere crollare l’Inps in tempi record. Infatti, secondo le stime, lo squilibrio tra forza lavoro e anziani è già troppo elevato. Dunque non solo non potremo andare in pensione prima ma, addirittura, dovremo lavorare per ancora più anni.
Pensione anticipata? No: dovremo lavorare tutta la vita
Scordiamoci la pensione anticipata: stando alle stime dell’OCSE – Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico – in Italia stiamo lavorando ancora troppo poco e l’uscita dal lavoro andrà posticipata il più possibile nei prossimi anni o le casse dell’Inps non reggeranno.

La maggior parte dei lavoratori ritiene che lavorare fino a 67 anni sia decisamente troppo. Un’età pensionabile spostata così in avanti, tra l’altro, non fa altro che peggiorare il problema della disoccupazione giovanile che in Italia è una piaga lacerante e che ancora si fa sentire in misura pesante.
Come fare? L’ideale sarebbe che gli anziani andassero in pensione e che i giovani prendessero il loro posto, come funzionava in passato del resto. Ma oggi non è così facile in quanto le nascite sono crollate, i giovani si trasferiscono all’estero e la durata media della vita si è allungata di molto. Secondo le stime dell’OCSE da qui al 2060 la popolazione in età lavorativa subirà una decrescita del 34% e lo squilibrio tra chi lavora e chi è in pensione sarà spropositato.
La soluzione? Non andare mai in pensione. Magari non proprio mai ma quasi mai: far restare le persone al lavoro il più a lungo possibile prevedendo la possibilità di continuare a lavorare anche quando si riceve l’assegno Inps. In pratica anche se una persona ufficialmente sarà in pensione, tuttavia potrà continuare nel suo stesso ruolo in azienda magari affiancando i più giovani. Per ora si tratta solo di proposte basate su stime ma non è escluso che, un giorno, davvero l’età per la pensione non arriverà mai.