Il mondo della scuola si prepara a un’importante fase di rinnovamento, con nuove opportunità in arrivo per migliaia di aspiranti insegnanti.
I prossimi mesi rappresentano un momento cruciale per chi sogna un futuro nell’insegnamento e attende da tempo l’occasione giusta per entrare stabilmente nel sistema scolastico.

In un contesto in continua evoluzione, si aprono nuovi spazi e percorsi dedicati a chi possiede i requisiti richiesti e la motivazione per affrontare le sfide della professione docente. Tra concorsi, graduatorie e nuove regole di accesso, è importante avere una panoramica chiara di ciò che sta per accadere.
Requisiti per partecipare e accesso ai concorsi
Per diventare insegnante di ruolo devi avere titoli adeguati: ecco quali sono e cosa cambia nel 2025‑26.
Per accedere ai prossimi concorsi per l’insegnamento, sarà fondamentale possedere un titolo di studio valido per la propria classe di concorso. In genere si tratta di una laurea magistrale congiunta a crediti formativi (CFU) in ambito pedagogico e didattico: 24 CFU per le vecchie regole, 60 per le nuove. Chi è già abilitato all’insegnamento ha accesso diretto, mentre chi ha solo esperienza può partecipare se ha maturato almeno tre anni di servizio e i crediti richiesti. In quel caso, l’abilitazione potrà essere ottenuta in seguito.
Una novità interessante è l’apertura anche ai non abilitati, che potranno essere assunti con contratti a tempo determinato e poi stabilizzati, grazie al percorso previsto dal PNRR. Inoltre, chi ha conseguito titoli all’estero, purché riconosciuti, può accedere alle specializzazioni sul sostegno, molto richieste.

I posti saranno assegnati attraverso diverse vie: concorsi ordinari, graduatorie a esaurimento e graduatorie di merito di concorsi precedenti. È importante controllare i requisiti specifici per ogni percorso e prepararsi per tempo. Avere titoli aggiornati, esperienza e documenti in ordine può fare la differenza tra restare fuori o entrare in ruolo.